
Pulire i filtri dell’aria condizionata, senza perdere tempo - ecoblog.it
Pulire i filtri dell’aria condizionata è fondamentale per evitare malanni e aumenti di consumo: ecco come farlo correttamente e quando
Con l’arrivo dell’estate e le temperature che in molte città italiane superano i 35 gradi, l’uso dell’aria condizionata è ormai quotidiano. Nelle case, negli uffici e nei negozi, accendere il climatizzatore è spesso l’unico modo per rendere sopportabile l’afa. Ma dietro al sollievo del fresco può nascondersi un rischio concreto per la salute respiratoria e per la bolletta elettrica. La mancata pulizia dei filtri è una delle cause principali di malfunzionamento e proliferazione di batteri nell’ambiente domestico. Ed è anche tra i motivi più frequenti dei guasti tecnici che si registrano nei mesi più caldi.
I filtri dell’aria condizionata, se trascurati, si riempiono rapidamente di polvere, spore, muffe e pollini, che poi vengono immessi nell’aria insieme al flusso refrigerato. Chi soffre di allergie o patologie croniche ai bronchi può sviluppare reazioni anche gravi. Ma anche chi non ha mai avuto sintomi rischia irritazioni, mal di gola persistenti e malesseri legati agli sbalzi termici. Il problema si aggrava se il climatizzatore viene impostato a temperature troppo basse: il salto termico tra interno ed esterno dovrebbe sempre restare entro i 7 gradi. Altrimenti, si creano le condizioni per raffreddamenti improvvisi, dolori articolari, sinusiti.
Come pulire in modo efficace i filtri del condizionatore
Per intervenire in tempo e prevenire danni, bastano pochi passaggi. Innanzitutto bisogna scollegare l’apparecchio dalla rete elettrica, attendere che le ventole si fermino del tutto, e poi sollevare con cura il pannello frontale. I filtri in plastica si trovano subito dietro e vanno estratti lentamente, evitando di piegarli o forzarli.

Una volta rimossi, si può procedere con una prima pulizia a secco usando un aspirapolvere con beccuccio sottile o una spazzola con setole morbide. Per una sanificazione più profonda, è consigliabile immergerli in una bacinella con acqua tiepida e aceto bianco, lasciandoli in ammollo almeno 30 minuti. Dopo il lavaggio, è importante asciugarli completamente con un panno pulito, evitando l’uso di fonti di calore dirette come il phon.
Una volta asciutti, i filtri possono essere reinseriti, facendo attenzione che combacino perfettamente con l’alloggiamento. Il pannello si richiude facilmente e il condizionatore è pronto per essere riattivato. Questa manutenzione andrebbe fatta ogni 3 o 4 settimane, soprattutto nei periodi di utilizzo intenso. In uffici, negozi o abitazioni dove vivono soggetti fragili, è consigliabile aumentare la frequenza.
Uso corretto e accorgimenti per evitare rischi
Oltre alla manutenzione, è utile adottare alcune buone pratiche nell’uso quotidiano del condizionatore. Evitare di tenerlo acceso di notte o quando non si è in casa, regolare la temperatura intorno ai 26-27 gradi, mantenere porte e finestre chiuse durante il funzionamento: sono gesti semplici che riducono i consumi e proteggono la salute.
Un impianto pulito lavora meglio, consuma meno e ha una durata maggiore nel tempo. Al contrario, l’accumulo di sporco può portare a rotture costose, aumento delle spese in bolletta e un’aria meno sana. Secondo i tecnici specializzati, oltre il 50% delle chiamate di assistenza in estate riguarda proprio climatizzatori non mantenuti correttamente.
Il messaggio è chiaro: la qualità dell’aria che respiriamo dipende anche dalla cura che dedichiamo agli elettrodomestici. E il condizionatore, diventato ormai indispensabile in molti ambienti, merita attenzione costante. Una manutenzione regolare dei filtri è il primo passo per garantire comfort, sicurezza e risparmio. Anche in pieno luglio.