
Cascata del Piemonte mozzafiato tra le più alte in Europa - ecoblog.it
La Cascata del Toce in Piemonte è la più alta d’Italia: storia, orari di visita e come arrivare nel 2025.
Tra le vette del Piemonte settentrionale, la Cascata del Toce si presenta come uno degli spettacoli naturali più potenti e affascinanti dell’intero arco alpino. Situata a Formazza, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, questa cascata è nota per i suoi 143 metri di salto verticale, che ne fanno la più alta d’Italia a salto singolo. L’acqua cade da un terrazzo naturale tra le rocce, offrendo un colpo d’occhio imponente che richiama migliaia di visitatori. Ma questo scenario non è visibile tutto l’anno. Il rilascio dell’acqua è regolato dalla centrale idroelettrica sovrastante, perciò la cascata è attiva soltanto in periodi programmati tra giugno e settembre. Una condizione che rende ogni apertura un’occasione attesa, soprattutto dagli appassionati di escursioni, paesaggi alpini e fotografia naturalistica.
Il sito è raggiungibile attraverso un itinerario che parte dall’autostrada A26, prosegue lungo la superstrada del Sempione fino a Domodossola, attraversa i paesi di Crodo e Premia e risale l’Alta Val Formazza fino alla frazione di Frua, dove si trova il belvedere principale. Dal ponte ligneo sospeso sopra il salto è possibile osservare il flusso d’acqua da pochi metri di distanza, con vista aperta su tutta la valle sottostante. Intorno si snodano sentieri che portano verso laghi glaciali e rifugi montani, spesso inaccessibili nei mesi invernali ma ideali da esplorare in estate.
Una cascata che produce energia e custodisce storia
La Cascata del Toce, conosciuta anche come La Frua, non è solo un fenomeno naturale. Dal 1930, il suo bacino è parte integrante del sistema idroelettrico che alimenta la centrale di Ponte dell’Enel, attraverso condotte forzate che partono dal lago artificiale di Morasco. Questo utilizzo industriale ha modificato la visibilità del salto: l’apertura dell’acqua viene oggi gestita in modo da garantire al pubblico momenti precisi di visita, conservando al contempo la funzionalità energetica dell’impianto. Nel 2025, il periodo di apertura ufficiale è fissato tra il 14 giugno e il 21 settembre, con orari ridotti nei giorni feriali (11:30-13:30) e prolungati nei festivi (10:00-16:00). Aperture straordinarie sono previste tra il 9 e il 19 agosto, oltre alla giornata del 28 settembre.

Ma la cascata è anche un sito di interesse storico e culturale. Poco sopra si trova la chiesa della Madonna della Neve, eretta nel 1621, mentre sulla valle domina l’hotel progettato nel 1923 da Piero Portaluppi, figura centrale del razionalismo italiano. Qui soggiornarono, tra gli altri, Richard Wagner, D’Annunzio, la Regina Margherita e Carducci, che la descrissero come una delle meraviglie del paesaggio alpino. Il sentiero che costeggia la cascata era in passato parte della via del Gries, antico tracciato commerciale che collegava Milano a Berna passando per i valichi alpini, a testimonianza dell’importanza strategica del luogo.
Escursioni, laghi e architettura in quota
Oltre allo spettacolo verticale dell’acqua, l’area intorno alla Cascata del Toce offre un contesto paesaggistico alpino tra i più intatti dell’Italia settentrionale. A partire dalla valle di Formazza, terra di origini walser, il visitatore può seguire sentieri che si inoltrano verso i laghi glaciali più celebri della zona: il Lago del Sabbione, il Lago della Toggia e il più piccolo ma suggestivo Lago Castel. Questi bacini, alimentati dallo scioglimento dei ghiacci, sono raggiungibili con percorsi escursionistici a difficoltà variabile, adatti sia a camminatori esperti che a famiglie.
L’area è anche uno snodo architettonico di rilievo. Oltre al già citato hotel Portaluppi, costruito interamente in legno e ancora oggi in funzione, si segnala l’albergo ottocentesco del 1863, uno dei più antichi della regione, che sorge a pochi metri dal belvedere. Tutto attorno si respira un’atmosfera di alta montagna autentica, non stravolta dal turismo di massa. L’assenza di grandi infrastrutture ricettive preserva la tranquillità del luogo, mantenendolo fedele al suo carattere originario.
Per chi arriva da lontano, la visita alla Cascata del Toce rappresenta un’occasione per unire natura, storia e cultura alpina. In poche ore si può passare dalla pianura alla quota di 1675 metri, scoprendo un sito che unisce potenza idraulica, paesaggio glaciale e memoria storica, tutto in un unico sguardo. Una meta da segnare sul calendario estivo, da vivere nel breve periodo in cui il suo salto torna libero e visibile, anche solo per pochi minuti.