
Il nuovo trend fa discutere (www.ecoblog.it)
Skibidi Boppy è diventato uno dei fenomeni virali più intriganti e misteriosi del mondo social di quest’anno.
Skibidi Boppy è diventato uno dei fenomeni virali più intriganti e misteriosi del mondo social di quest’anno, specialmente su piattaforme come TikTok e Instagram. Nato dall’intelligenza artificiale, questo tormentone surreale ha conquistato milioni di utenti, pur non avendo un vero e proprio significato. Ma cosa si cela dietro questa espressione apparentemente priva di senso? E perché ha preso piede così rapidamente?
L’origine digitale di Skibidi Boppy: un fenomeno generato dall’intelligenza artificiale
Il fenomeno Skibidi Boppy prende vita da Veo 3, uno dei più avanzati modelli di intelligenza artificiale sviluppati da Google, capace di generare video ultra-realistici partendo da semplici descrizioni testuali. Questa tecnologia rivoluzionaria permette di creare microfilmati animati con personaggi, ambientazioni e suoni sincronizzati in pochi secondi, senza l’intervento di attori o registi tradizionali.
Il primo video che ha dato il via al successo ha per protagonista una giornalista che, in un lido balneare, si avvicina a un giovane intento a lavorare al computer in spiaggia. La domanda sulla sua vacanza riceve una risposta seria: “No, sto lavorando da remoto, forza Napoli”. La giornalista, quasi come in automatico, risponde con un’esclamazione senza senso: “Vabbè, Skibidi Boppy“. Immediatamente dopo, il ragazzo si tuffa in acqua tenendo ancora il portatile in mano. Questa scena, che potrebbe sembrare frutto di un set cinematografico, è invece interamente generata dall’IA.

Da questo video sono scaturite infinite varianti, tutte all’insegna del nonsense: persone che si gettano in cassonetti pieni di gelato, voli impossibili utilizzando ombrelloni come ali, e altre azioni grottesche che sfidano ogni logica. L’unico punto fermo è la frase “Skibidi Boppy”, seguita da un gesto assurdo, destinato a sorprendere e divertire.
La peculiarità di Skibidi Boppy è proprio la sua totale mancanza di un significato concreto. Non si tratta di satira, né di denuncia sociale o politica: è un gioco creativo che si fonda sull’assurdo e sull’imprevedibile. Questo tipo di contenuto rientra nella categoria del cosiddetto “brain rot humor” — un umorismo che sembra svuotare il cervello, ma che al contempo crea dipendenza, soprattutto tra i giovani della Generazione Z e della Generazione Alpha. Queste generazioni sono cresciute a pane e meme, loop infiniti e ironia postmoderna, trovando in questi contenuti una forma di intrattenimento che rompe gli schemi tradizionali.
L’espressione stessa, Skibidi Boppy, è un neologismo virale perfettamente studiato per essere memorizzabile e adattabile a molteplici contesti visivi. Non ha una traduzione precisa in nessuna lingua, ma la sua sonorità ricorda le filastrocche infantili o i jingle pubblicitari, capaci di imprimersi facilmente nella memoria collettiva. La struttura modulare dei video – un dialogo surreale, la frase chiave e una scena assurda – rende il format replicabile da chiunque, permettendo così una moltiplicazione esponenziale delle varianti.