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Consumi elettrici in Italia: -1,1% rispetto al 2024

Nei primi cinque mesi del 2025, il fabbisogno di energia elettrica ha raggiunto 125 miliardi di kWh.

Calano i consumi elettrici nelle case degli italiani. A maggio 2025, il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 24,2 miliardi di kWh, con una flessione del 2,7% rispetto allo stesso mese del 2024.

I dati Terna: calo dei consumi su tutto il territorio nazionale

Corretto per temperatura e calendario, la diminuzione scende all’1,8%, influenzata da un giorno lavorativo in meno (21 contro 22) e da una temperatura media mensile inferiore di 0,6°C rispetto a maggio dello scorso anno. La contrazione ha interessato in modo omogeneo tutte le aree del Paese: -3,1% al Nord, -3% al Centro e -1,6% al Sud e nelle Isole. Questo è quanto emerge dai dati raccolti da Terna, che mettono in evidenza l’andamento dei consumi elettrici in Italia.

Nei primi cinque mesi del 2025, la richiesta di energia elettrica si è attestata a quota 125 miliardi di kWh, in calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma in lieve crescita (+0,7%) rispetto al 2023.

Numeri che vanno in controtendenza rispetto a quelli registrati nel 2024. Lo scorso anno, infatti, i consumi elettrici nazionali erano saliti del 2,2% rispetto al 2023, raggiungendo i 312,3 miliardi di kWh. A trainare la crescita era stata soprattutto l’estate particolarmente calda, con picchi di domanda nei mesi di luglio e agosto, segnati da temperature superiori alla media decennale. A livello territoriale, la crescita era stata omogenea su tutto il territorio nazionale: +2,2% al Nord, +2,3% al Centro e +2,1% al Sud e nelle Isole.

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Cosa incide davvero sui consumi elettrici degli italiani?

Ma quali sono i fattori che incidono sui consumi elettrici degli italiani? A far salire la domanda di energia contribuiscono diversi elementi strutturali e tecnologici. Una delle cause più comuni che comporta sprechi invisibili ma continui è la dispersione di corrente che, come spiega la guida di Acea Energia, è dovuta a impianti obsoleti o mal isolati. Un altro fattore che incide in modo significativo sui consumi è l’utilizzo prolungato di climatizzatori e stufe, soprattutto in abitazioni con scarso isolamento termico.

A questi si sommano guasti elettrici, elettrodomestici datati e sistemi di riscaldamento poco efficienti, che aumentano ulteriormente il fabbisogno energetico. Non solo elementi strutturali e tecnologici: anche le alte temperature portano gli italiani a consumare di più per sopravvivere al caldo dei mesi estivi.

Dall’altro lato, a favorire la riduzione dei consumi domestici sono le azioni orientate all’efficienza e alla consapevolezza. L’adozione di elettrodomestici di nuova generazione, l’installazione di pannelli fotovoltaici, una corretta manutenzione degli impianti e l’uso di tecnologie smart per il monitoraggio dei consumi rappresentano soluzioni sempre più diffuse. A queste si aggiungono una crescente sensibilità ambientale e l’attenzione al risparmio in bolletta, che spingono molti cittadini a limitare l’utilizzo superfluo dell’energia.

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