
Sbalzi di corrente: l’errore comune che manda in fumo televisori e frigoriferi - www.ecoblog.it
Gli sbalzi di tensione sono un problema sempre più comune in Italia. Ecco perché avvengono, quali danni causano e cosa fare per proteggere casa e dispositivi elettronici.
A molti sarà capitato di vedere una presa annerita o una televisione spenta di colpo, magari durante un temporale. Gli sbalzi di tensione sono episodi comuni e spesso sottovalutati, ma in grado di causare danni permanenti agli elettrodomestici. In Italia, questi picchi elettrici si verificano più spesso di quanto si immagini, in particolare durante lavori sulla rete o in zone con impianti datati. Ma non si tratta solo di una questione economica. Un picco improvviso di corrente può anche compromettere la sicurezza domestica, mettendo a rischio chi si trova in casa. Comprendere il fenomeno, riconoscerne le cause e adottare misure preventive è il primo passo per ridurre i danni e proteggere i dispositivi più sensibili.
Sbalzi di tensione, come si manifestano e quali danni provocano
Gli sbalzi di tensione possono colpire in qualunque momento. Si presentano sotto forma di sovratensioni impulsive o permanenti. Le prime sono brevi e violente, spesso generate da fulmini o da attivazioni improvvise di grandi apparecchiature, come ascensori o compressori industriali. Durano pochi millisecondi, ma sono sufficienti per danneggiare in modo irreversibile computer, modem, sistemi di videosorveglianza, e qualunque dispositivo elettronico delicato. I secondi invece, più subdoli, sono aumenti lenti e costanti della tensione, che possono superare i 253 volt e durare anche ore. Tipicamente si verificano per errori di regolazione o guasti nella rete elettrica pubblica, e possono causare surriscaldamenti nei circuiti interni di frigoriferi, lavatrici o pompe di calore.

Nel caso delle sovratensioni permanenti, non è raro che l’utente non si accorga di nulla finché il danno è fatto. Alcuni elettrodomestici più moderni dispongono di protezioni integrate, ma non sempre bastano. Un modem bruciato o un impianto domotico danneggiato può significare giorni di disagi, costi per la sostituzione e, in alcuni casi, perdita di dati sensibili. Più preoccupante ancora è il rischio di surriscaldamenti delle prese e dei cavi, che possono generare fumo, scintille o incendi domestici.
Come proteggere gli elettrodomestici dagli sbalzi di corrente
Difendere la propria casa dagli sbalzi di corrente non è impossibile, ma servono strumenti adeguati e consapevolezza. Il primo alleato è il salvavita differenziale con protezione da sovratensioni, installabile da un elettricista qualificato. Questi dispositivi intervengono immediatamente in caso di sbalzi, interrompendo l’alimentazione e preservando gli apparecchi collegati. In commercio esistono anche multiprese filtrate e gruppi di continuità (UPS), utili soprattutto per pc, router e dispositivi smart. Alcuni modelli avanzati riescono ad assorbire il picco di tensione e a mantenere attiva l’alimentazione, così da evitare spegnimenti improvvisi.
Oltre alla protezione passiva, è importante monitorare il comportamento dell’impianto elettrico. Se si notano luci che tremolano, prese calde o odore di bruciato, è bene intervenire subito. In molte abitazioni, soprattutto quelle costruite prima degli anni ‘90, gli impianti non sono adeguati a gestire la potenza richiesta da elettrodomestici moderni. In questi casi, conviene programmare un adeguamento dell’impianto, anche sfruttando gli incentivi per l’efficientamento energetico.
Va ricordato che i dispositivi elettronici più sensibili sono anche quelli più costosi: tv di ultima generazione, frigoriferi smart, impianti audio, climatizzatori, colonnine per la ricarica elettrica. Tutti strumenti che, in caso di danni, possono comportare spese non indifferenti.