
Caldo: numero dei morti in aumento - ecoblog.it
Caldo record in Europa, impressionante numero di vittime: allarme dagli esperti sul clima. Quali sono i rischi concreti che si corrono?
L’Europa sta vivendo una delle peggiori ondate di caldo degli ultimi decenni, con un bilancio provvisorio che supera le 1.500 vittime. Questo drammatico dato testimonia la gravità degli effetti del cambiamento climatico e mette in luce la crescente vulnerabilità del continente di fronte alle temperature estreme che stanno diventando sempre più frequenti e intense.
Le conseguenze dell’onda di caldo sulla salute pubblica
Le temperature eccezionalmente alte registrate in gran parte dei Paesi europei hanno provocato un pesante stress termico, soprattutto tra le categorie più fragili: anziani, bambini, soggetti con patologie croniche e lavoratori esposti alle condizioni ambientali esterne. L’esposizione prolungata a temperature elevate può portare a gravi problematiche sanitarie, come colpi di calore, disidratazione, complicazioni cardiopolmonari e, in molti casi, esiti fatali.
I sistemi sanitari nazionali sono stati messi a dura prova dall’aumento degli accessi ai pronto soccorso e dalla necessità di attivare piani di emergenza per fronteggiare la crisi. Il Ministero della Salute italiano, ad esempio, monitora costantemente le condizioni con bollettini dedicati alle ondate di calore in 27 città, aggiornati quotidianamente e accessibili anche tramite l’app “Caldo e Salute”, per tutelare le persone più vulnerabili.

Gli esperti di climatologia sottolineano che la frequenza, l’intensità e la durata delle ondate di caldo sono in crescita a causa del riscaldamento globale. Le emissioni di gas serra, derivanti dall’attività umana, alterano l’equilibrio climatico del pianeta, intensificando eventi meteorologici estremi. Ogni aumento di un grado nella temperatura media globale comporta un incremento esponenziale dei giorni di caldo intenso e delle notti tropicali, che impediscono al corpo umano di rigenerarsi adeguatamente.
In particolare, l’Europa si riscalda più velocemente rispetto alla media globale, con il bacino del Mediterraneo e l’Europa meridionale che risultano tra le aree più a rischio. Le vittime registrate in questa stagione rappresentano un triste campanello d’allarme che conferma questa tendenza.
Di fronte a questa emergenza, la risposta deve articolarsi su due fronti fondamentali: mitigazione e adattamento.La mitigazione consiste nella riduzione drastica delle emissioni di gas serra per limitare l’ulteriore riscaldamento del pianeta. Ciò implica una transizione accelerata verso fonti energetiche rinnovabili, un aumento dell’efficienza energetica, la promozione di mezzi di trasporto sostenibili e l’adozione di pratiche agricole e industriali a basso impatto ambientale. Le politiche europee e internazionali devono essere rafforzate per raggiungere gli obiettivi climatici fissati.
Consigli per affrontare l’ondata di caldo
In Europa, l’aumento della mortalità dovuto al caldo riguarda principalmente le persone con più di 65 anni, con un incremento stimato dell’8,8% nel periodo 2017-2022 rispetto agli anni 2000-2005. Il caldo notturno rappresenta un ulteriore rischio, specialmente per chi soffre di malattie respiratorie come l’asma, poiché l’aumento delle temperature durante la notte può causare crisi asmatiche molto gravi.
A livello individuale, è fondamentale adottare precauzioni durante le ondate di calore: mantenere un’adeguata idratazione, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata e cercare ambienti freschi e ventilati. Questi comportamenti possono aiutare a prevenire gli effetti più pericolosi del caldo estremo. L’allarme lanciato dalle recenti tragedie climatiche richiama con forza l’urgenza di un impegno collettivo per fronteggiare il cambiamento climatico e proteggere la salute pubblica in Europa e nel mondo.