
TFR, che succede se l'azienda chiude? Come avere la liquidazione - Ecoblog.it
Cosa fare per non rimanere senza assegno TFR quando l’azienda chiude: solo così puoi ricevere la liquidazione che ti spetta.
Il trattamento di fine rapporto (TFR) rappresenta un’importante tutela economica per ogni lavoratore dipendente, soprattutto in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Tuttavia, quando un’azienda entra in stato di liquidazione e si trova in difficoltà finanziarie, sorgono dubbi fondamentali su chi debba effettivamente corrispondere questa somma e come il lavoratore possa tutelarsi per non restare senza la propria liquidazione.
La tutela del TFR in caso di liquidazione aziendale
Il TFR è una somma che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore al termine del rapporto di lavoro, sia che la cessazione avvenga per scelta del dipendente o per motivi esterni all’azienda. Questa somma rappresenta spesso un risparmio fondamentale per molte famiglie italiane, utilizzata per spese importanti come l’acquisto della casa, l’istruzione dei figli o cure mediche. Per questo motivo la legge italiana ha previsto specifiche garanzie per tutelare il diritto del lavoratore a ricevere il TFR anche nei casi più difficili, come la liquidazione dell’azienda. La normativa di riferimento più rilevante è rappresentata dal Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto, istituito dall’articolo 2 della Legge 297/1982.
Questo fondo ha il compito di sostituirsi al datore di lavoro insolvente nel pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità spettanti ai lavoratori subordinati cessati. Tale tutela è stata ulteriormente rafforzata dal Decreto Legislativo 186/2005, che ha esteso la disciplina anche alle situazioni transnazionali, in linea con la direttiva comunitaria 2002/74/CE. La situazione si complica quando l’azienda è in crisi economica o è stata messa volontariamente in liquidazione e non dispone di liquidità sufficiente per corrispondere ai lavoratori quanto dovuto. In questi casi, la normativa italiana prevede che il pagamento del TFR non possa essere compromesso dalla situazione finanziaria dell’impresa.
Il Fondo di garanzia INPS interviene per garantire il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità nei casi di fallimento o procedure concorsuali, a condizione che il lavoratore sia stato licenziato. Ma l’intervento del Fondo è previsto anche quando l’azienda non è formalmente fallita, ma non ha disponibilità economiche sufficienti per pagare i propri dipendenti, rendendo impossibile anche un eventuale pignoramento. La giurisprudenza ha ribadito che “il pagamento del TFR maturato dal dipendente è a carico del Fondo di Garanzia anche se non sussiste tecnicamente il fallimento del datore di lavoro, purché questi risulti insolvente”.

In altre parole, il diritto del lavoratore a ricevere la buonuscita è garantito a prescindere dallo stato formale dell’impresa, purché si dimostri l’impossibilità di pagamento da parte del datore di lavoro. Per il lavoratore che si trova nella condizione di non ricevere il TFR a causa della liquidazione dell’azienda, la procedura da seguire è ben definita. Il primo passo consiste nel tentativo di recuperare la somma tramite un decreto ingiuntivo emesso dal tribunale: un provvedimento che ordina all’azienda di corrispondere quanto dovuto. Se l’azienda non effettua il pagamento entro i termini stabiliti dal decreto, il lavoratore può procedere con il pignoramento dei beni aziendali.
Tuttavia, se anche tale misura si rivela inefficace in quanto l’azienda non dispone di liquidità o beni pignorabili, è possibile attivare l’intervento del Fondo di garanzia INPS. È importante sottolineare che per accedere al Fondo di garanzia è necessario dimostrare di aver tentato tutte le vie legali per ottenere il pagamento diretto dall’azienda. Solo dopo aver esaurito queste procedure formali, il lavoratore può rivolgersi all’INPS per ottenere la liquidazione del proprio TFR. La normativa italiana tutela il lavoratore anche nei casi in cui l’azienda sia in liquidazione e priva di fondi, attraverso l’intervento del Fondo di garanzia INPS.