
L'elettrodomestico che consuma e inquina di più - ecoblog.it
Elettrodomestici, consumi e inquinamento: quali incidono di più su ambiente e bolletta. Questo è il più inquinante, ma molti non lo sanno.
Nel contesto attuale di aumento vertiginoso dei costi energetici e crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, è fondamentale comprendere quanto consumano ed inquinano gli elettrodomestici presenti nelle nostre abitazioni. Le famiglie italiane, così come quelle europee, sono chiamate a un uso più consapevole degli apparecchi domestici per contenere sia le spese in bolletta sia l’impatto ambientale, soprattutto considerando che i consumi domestici contribuiscono a circa un quarto delle emissioni totali di CO2 nell’Unione Europea.
I consumi energetici e l’impatto ambientale degli elettrodomestici domestici
Il frigorifero è uno degli elettrodomestici più energivori, in funzione 24 ore su 24 per tutto l’anno. Mediamente, può consumare dai 166 kWh ai 344 kWh annui a seconda della classe energetica, con un costo che si aggira intorno agli 80 euro per famiglia. I modelli più vecchi, soprattutto quelli con oltre 20 anni di attività, possono consumare oltre 700 kWh all’anno, incidendo fino a 350 euro sulla bolletta elettrica. Per questo motivo, il rinnovo con un frigorifero di classe energetica AAA+ è un investimento che permette di risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2.
Anche il congelatore, specie se di vecchia generazione, rappresenta un significativo consumo energetico. I modelli moderni dotati di termostati intelligenti e modalità risparmio energetico contribuiscono a contenere gli sprechi. È importante inoltre mantenere la temperatura a circa -18°C e sbrinare regolarmente quando gli strati di ghiaccio superano i 5 mm.

Il condizionatore è tra gli elettrodomestici che incidono maggiormente sul consumo energetico, con una media di 425-450 kWh annui e una spesa di circa 120 euro. Le emissioni di anidride carbonica correlate si stimano intorno ai 143 kg per nucleo familiare.
La lavastoviglie, sebbene meno impattante rispetto ad altri elettrodomestici, può comunque incidere sensibilmente sui consumi. Una lavastoviglie di classe AAA+ consuma meno della metà rispetto a una di classe D. L’uso corretto prevede il funzionamento solo a pieno carico, la pulizia periodica di filtri e ugelli, e l’evitare di lavare i piatti a mano in presenza dell’elettrodomestico.
Per quanto riguarda il forno a microonde, il consumo varia molto in base alla funzione utilizzata. L’uso del grill o della funzione combi può portare i consumi a livelli simili o superiori al forno tradizionale, con picchi fino a 2400 W. La regolazione manuale della potenza permette di ottimizzare i consumi, e i modelli più recenti sono progettati per essere più efficienti sotto questo profilo.
Consigli pratici per ridurre i consumi del frigorifero
La raccomandazione generale è di preferire elettrodomestici di alta classe energetica (AAA o superiore) e di limitare quanto possibile l’uso degli apparecchi più energivori. Tra gli apparecchi più utilizzati e indispensabili, il frigorifero richiede alcune accortezze per contenere i consumi:
- Evitare di conservare cibi caldi all’interno, per non aumentare il lavoro del compressore.
- Organizzare gli alimenti in modo da non ostruire le prese d’aria e ridurre l’accumulo di brina.
- Effettuare manutenzione regolare, pulendo le bobine di raffreddamento e sbrinando il congelatore.
- Impostare la temperatura corretta: tra 3° e 5°C per il frigo, e tra -18° e -15°C per il congelatore. Ogni grado in più può incrementare i consumi del 6%.
- Collocare il frigorifero in un ambiente adeguato, lontano da fonti di calore e con sufficiente spazio per la circolazione dell’aria.
Un frigorifero pieno consuma leggermente meno rispetto a uno vuoto, poiché mantiene più facilmente la temperatura grazie all’inerzia termica del contenuto.