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In questo scenario, due strumenti finanziari a basso rischio emergono come i più gettonati: i buoni fruttiferi postali e i conti deposito.
Nel contesto economico attuale, caratterizzato da un’inflazione persistente e tassi d’interesse che oscillano, molti risparmiatori si interrogano su come valorizzare al meglio i propri risparmi. In questo scenario, due strumenti finanziari a basso rischio emergono come i più gettonati: i buoni fruttiferi postali e i conti deposito. Ma quale tra i due rappresenta la scelta più vantaggiosa nel 2025? In questo articolo analizzeremo sicurezza, rendimento, durata dell’investimento e tassazione per aiutare a orientarsi.
I vantaggi dei buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali rappresentano un’opzione di investimento particolarmente sicura, essendo garantiti dallo Stato italiano. Emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste Italiane, questi titoli non prevedono spese né per l’acquisto né per il rimborso, risultando quindi molto convenienti anche per piccoli risparmiatori.

Un esempio molto apprezzato è rappresentato dai buoni fruttiferi postali della serie 3×4, che hanno una durata di 12 anni e offrono un tasso di rendimento annuo lordo del 3%. Questi titoli sono indicati per chi desidera un investimento a medio-lungo termine, in particolare:
- chi cerca un prodotto con elevata sicurezza, grazie alla garanzia statale;
- chi punta a beneficiare di una tassazione agevolata del 12,5% sugli interessi maturati;
- chi desidera escludere fino a 50.000 euro per nucleo familiare dall’ISEE, un vantaggio introdotto dal 3 aprile 2025, insieme a libretti di risparmio e titoli di Stato.
I buoni fruttiferi postali sono particolarmente adatti a chi ha una prospettiva di investimento paziente, come genitori o nonni che vogliono mettere da parte una somma per figli o nipoti, oppure lavoratori e pensionati che non hanno necessità immediate di liquidità ma desiderano conservare il valore del capitale nel tempo.
I conti deposito sono un altro strumento molto diffuso per mettere da parte denaro in modo sicuro, offerto prevalentemente dagli istituti bancari. Rispetto al conto corrente tradizionale, offrono tassi di interesse più elevati, con la protezione del capitale garantita fino a 100.000 euro per depositante e per banca, grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).
I conti deposito possono essere di due tipi: liberi o vincolati. Quelli liberi permettono di prelevare il denaro in qualsiasi momento, ma il rendimento è generalmente più basso. I conti deposito vincolati, invece, bloccano il capitale per un periodo stabilito, offrendo in cambio tassi di interesse più elevati. Un esempio attuale è il conto deposito vincolato per clienti premium di Illimity, che propone un rendimento lordo del 3%.
Questi strumenti sono ideali per:
- chi desidera ottenere interessi più elevati in tempi brevi;
- chi cerca flessibilità nella gestione della liquidità;
- chi può sostenere una tassazione più alta, pari al 26%, ma desidera un rendimento leggermente superiore rispetto ai buoni fruttiferi.
I conti deposito sono quindi indicati per giovani risparmiatori in cerca di liquidità rapida, lavoratori che non vogliono vincolare troppo a lungo i propri risparmi, o famiglie che intendono accumulare un fondo per spese impreviste.