
Pesce del supermercato, così capisci se è davvero fresco-ecoblog.it
Pesce del supermercato, c’è un metodo molto efficace per capire se è realmente fresco, ed è importante conoscerlo
La scelta del pesce fresco rappresenta una sfida per molti consumatori, soprattutto per chi non ha familiarità con le caratteristiche che distinguono un prodotto appena pescato da uno meno fresco o congelato. A svelare i segreti della freschezza del pesce ci ha pensato La Cucina Italiana, in un colloquio con Giuseppe Balastrieri, titolare di Nautilus, rinomata pescheria-bistrot della provincia di Brindisi, che da anni si occupa di selezionare e proporre pesce di eccellenza.
«L’elemento principale per riconoscere il pesce fresco è l’odore: deve emanare un profumo di mare e non di ammoniaca o sostanze chimiche», spiega Balastrieri. Il secondo aspetto da osservare è il colore: un pesce appena pescato si presenta con una pelle lucida e dai toni vivi. Anche gli occhi sono un indicatore importante: devono apparire bombati e limpidi, non opachi o incavati. Infine, il tatto è un test decisivo: la carne deve risultare elastica al tocco e la superficie deve essere scivolosa ma compatta. Se il pesce appare secco o perde la lucentezza, è segno che non è più fresco.
Un altro dettaglio importante riguarda la differenziazione tra pesce fresco e quello decongelato. «Il pesce decongelato perde la sua lucentezza naturale e la struttura diventa meno compatta, soprattutto lungo la lisca. I molluschi come polpi, seppie e calamari presentano i tentacoli arricciati, mentre i freschi hanno tentacoli distesi e un colore più vivo, come nel caso della seppia che mostra ancora le tipiche striature nere».
Pesce fresco o congelato: quale scegliere?
Secondo l’esperto, il pesce pescato da uno o due giorni è da preferire in assoluto. Tuttavia, per i molluschi, un prodotto congelato di qualità, soprattutto se proveniente dal Mediterraneo, può rappresentare una valida alternativa.

Il motivo è che il congelamento, se effettuato correttamente, preserva le proprietà nutritive e la sicurezza del prodotto, riducendo anche il rischio di contaminazioni.
Balastrieri sottolinea anche le differenze fra pesce pescato e allevato: «Il pesce pescato ha un sapore più autentico, dovuto alla sua alimentazione naturale e alla maggiore attività motoria, risultando meno grasso. Quello allevato viene nutrito con mangimi e spesso trattato con antibiotici per prevenire malattie, sebbene in Italia le normative siano molto restrittive e garantiscano un elevato standard di qualità e benessere animale».
Il valore del pesce italiano e come riconoscere i frutti di mare freschi
Il pesce italiano gode di una fama giustificata: le acque del Mediterraneo, ricche di biodiversità, offrono un habitat unico grazie alla loro salinità e alle coste rocciose, ideali per la proliferazione di specie pregiate. Inoltre, la vicinanza geografica riduce i tempi di trasporto, garantendo una maggiore freschezza.
Per quanto riguarda i frutti di mare, la freschezza si valuta innanzitutto dal profumo, che deve essere marino e mai sgradevole. È fondamentale che i molluschi non siano aperti prima dell’acquisto, segno che sono già morti. Un ulteriore test è l’apertura a crudo: al loro interno deve esserci acqua, indicatore di freschezza.
L’esperto raccomanda inoltre una particolare attenzione alla sicurezza alimentare e spiega che il pesce «destinato al consumo crudo deve essere sottoposto ad abbattimento a bordo nave per eliminare il rischio di anisakis, un parassita che può causare gravi problemi di salute».