
Queste città italiane respirano l'aria più sporca d'Europa - Ecoblog.it
Queste città italiane respirano l’aria più sporca d’Europa: la classifica che fa preoccupare tantissimi cittadini.
L’aria che si respira in molte città europee è sempre più compromessa dall’inquinamento atmosferico, e anche l’Italia si trova in una posizione preoccupante all’interno di questa emergenza ambientale.
Il nuovo rapporto 2025 di Ener2Crowd, piattaforma italiana di crowdfunding specializzata in progetti di efficienza energetica, energie rinnovabili e sostenibilità, offre un quadro aggiornato e dettagliato sulle città europee con i livelli di emissioni più alti, mettendo in luce dati che fanno riflettere sulla situazione attuale e sulle conseguenze future.
Le città europee più inquinate: Mosca, Istanbul e San Pietroburgo in testa
Secondo la classifica stilata da Ener2Crowd, la città con la maggiore quantità di emissioni di CO₂ equivalenti è Mosca, che supera i 141 milioni di tonnellate, seguita da Istanbul con 87,4 milioni e San Pietroburgo con 53 milioni. Questi dati evidenziano come alcune metropoli siano veri e propri poli di emissioni, con un impatto significativo sull’ambiente europeo e globale. In questo contesto, l’Italia non è esente da responsabilità. Torino si posiziona al settimo posto nella classifica delle città più inquinanti d’Europa, con un’emissione annua di circa 23 milioni di tonnellate di CO₂, superando città come Parigi e Amsterdam. Seguono Bologna, al dodicesimo posto con 7,3 milioni di tonnellate, e Piacenza, ventiduesima con 1,6 milioni di tonnellate.
Le città, pur occupando solo il 2% della superficie terrestre, sono responsabili dell’85% delle emissioni globali di gas serra. Questo paradosso sottolinea come i centri urbani siano sia fulcri produttivi fondamentali sia i principali responsabili della crisi climatica in atto. Gli esperti di Ener2Crowd ricordano inoltre che il 90% delle grandi città mondiali è già esposto a rischi crescenti come alluvioni, ondate di calore, crisi idriche e danni alle infrastrutture, fenomeni aggravati proprio dal riscaldamento globale e dall’inquinamento.
A livello nazionale, Milano e Torino si confermano le città con i più alti livelli di inquinamento atmosferico. Seguono Monza, Como e Padova, tutte città con problematiche ambientali rilevanti. Gli analisti di Ener2Crowd sottolineano che Torino è la seconda città più inquinante d’Italia, subito dopo Milano, e che queste due realtà urbane sono particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, soprattutto alle ondate di calore estremo. Niccolò Sovico, amministratore delegato di Ener2Crowd, evidenzia come “il caldo estremo che stiamo vivendo non sia un’eccezione, ma il volto più tangibile della crisi climatica”.

L’anticiclone Caronte, che ha portato temperature record in molte città italiane, ha mostrato in modo lampante le conseguenze dirette delle emissioni di gas serra. Torino, in particolare, per la sua densità edilizia, il traffico intenso e la conformazione geografica, rappresenta un esempio emblematico di città che contribuisce in modo significativo all’inquinamento atmosferico e, allo stesso tempo, subisce in modo pesante le ripercussioni sulla qualità della vita dei suoi abitanti. Per raggiungere gli obiettivi climatici fissati, secondo Paolo Baldinelli, executive chairman di Ener2Crowd, servirebbero investimenti aggiuntivi nell’ordine di 600 miliardi di euro ogni anno.
Questi fondi sarebbero destinati a finanziare progetti di energia pulita e a ridurre le emissioni di gas serra del 45% entro il 2030, un traguardo fondamentale per limitare l’aggravarsi degli impatti climatici. Senza un’azione tempestiva ed efficace, fenomeni come le ondate di caldo estremo, le crisi idriche e i problemi sanitari legati all’inquinamento rischiano di diventare la normalità nelle aree urbane italiane ed europee. La sfida è dunque doppia: ridurre le emissioni e aumentare la resilienza delle città agli effetti già in atto del cambiamento climatico. Mosca, Istanbul e Torino, pur in contesti geografici e socio-economici molto diversi, condividono la responsabilità di essere tra le realtà urbane più inquinanti d’Europa e al contempo tra le più colpite dalle conseguenze della crisi climatica, un circolo vizioso che richiede interventi urgenti e coordinati.