
Il pesto amatissimo dagli italiani ritirato dagli scaffali, l'allarme del Ministero - ecoblog.it
Il Ministero della Salute ha richiamato tre lotti di pesto di pistacchio per presenza di aflatossine oltre i limiti di legge. Chi lo ha acquistato deve riportarlo subito al punto vendita.
Il Ministero della Salute ha diffuso un’allerta alimentare che riguarda tre lotti di pesto di pistacchio venduti nei supermercati Eurospin con il marchio Delizie del Sole. L’allarme, datato agosto 2025, è legato alla presenza di aflatossine riscontrate nei vasetti, sostanze chimiche che superano i limiti previsti dalla legge e che rappresentano un rischio concreto per la salute dei consumatori.
Il prodotto interessato è confezionato in vasetti di vetro da 190 grammi con scadenza 30 giugno 2026 e proviene dallo stabilimento di produzione della Marullo SpA, situato a Belpasso, nella città metropolitana di Catania. I lotti incriminati sono stati già rimossi dagli scaffali, ma l’invito rivolto ai clienti è chiaro: non consumare il pesto e riportarlo al punto vendita per il rimborso.
I lotti interessati e le indicazioni ai consumatori
Secondo quanto comunicato dalle autorità, i lotti oggetto del richiamo sono i seguenti: D2501784, D2501816 e D2501824. Si tratta di partite immesse sul mercato con data di scadenza fissata al 30 giugno 2026. L’azienda distributrice ha collaborato con i controlli ministeriali e ha disposto il ritiro immediato in tutta Italia, al fine di evitare qualsiasi rischio per i consumatori.

La presenza di aflatossine oltre i valori consentiti è stata rilevata durante verifiche di routine. Trattandosi di tossine considerate tra le più pericolose in ambito alimentare, le autorità sanitarie hanno applicato il principio della massima cautela. Chiunque avesse acquistato un vasetto appartenente ai lotti segnalati deve interrompere il consumo e riportare il prodotto al punto vendita. Eurospin ha garantito il rimborso totale senza necessità di presentare lo scontrino, prassi ormai consolidata nei richiami ufficiali diffusi dal Ministero. Il richiamo non riguarda altri prodotti a marchio Delizie del Sole né altre linee di pesto, ma resta alta l’attenzione sulla sicurezza della filiera. In Sicilia, dove si trova lo stabilimento di produzione, sono stati intensificati i controlli a campione anche su altre partite di pistacchi destinati all’industria alimentare.
Cosa sono le aflatossine e perché rappresentano un rischio
Le aflatossine sono micotossine prodotte da specifici funghi, in particolare Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus. Questi microrganismi proliferano in condizioni di caldo e umidità, colonizzando cereali, frutta secca, legumi e semi oleosi. La varietà più pericolosa, la B1, è classificata come uno dei più potenti cancerogeni naturali: può danneggiare il DNA delle cellule e favorire lo sviluppo di tumori, in particolare al fegato. I sintomi di un’esposizione acuta comprendono nausea, dolori addominali, vomito e nei casi più gravi danni al fegato, ai reni e indebolimento del sistema immunitario. L’esposizione può avvenire non solo tramite gli alimenti contaminati ma anche per inalazione o contatto diretto, un rischio che riguarda soprattutto i lavoratori di impianti di stoccaggio e trasformazione.
Per la loro pericolosità, le norme europee fissano livelli di tolleranza molto bassi. Non esiste infatti una quantità considerata sicura, ed è per questo che si applica la regola del “minimo ottenibile”: ridurre al massimo la presenza della tossina negli alimenti, con controlli continui sulla materia prima e sui prodotti finiti. Il richiamo del pesto di pistacchio si inserisce in un contesto di allerta costante su queste sostanze. Negli ultimi anni diversi prodotti a base di frutta secca sono stati oggetto di controlli mirati proprio per il rischio aflatossine.
Il ritiro del pesto Eurospin non è un episodio isolato. Ad agosto 2025 si sono registrati altri casi rilevanti, come il richiamo di mozzarelle Granarolo per la presenza di corpi metallici e i sequestri di friarielli e avocado contaminati da botulino, collegati all’inchiesta della Procura di Paola dopo i casi di intossicazione avvenuti in Calabria, con decine di persone coinvolte e due vittime. La sequenza di richiami dimostra quanto la sicurezza alimentare resti un fronte delicato, che richiede attenzione quotidiana da parte delle autorità, delle aziende e dei consumatori. Episodi come quello del pesto di pistacchio ricordano che la catena di produzione e distribuzione deve essere sorvegliata in ogni fase, dal campo agli scaffali del supermercato.