
Troppi germi nelle spugnette dei piatti, disinfettarle è facilissimo - ecoblog.it
Le spugnette che usiamo ogni giorno per lavare i piatti possono contenere più batteri del wc. Un dato sorprendente che impone una corretta igienizzazione costante.
A prima vista possono sembrare innocue, eppure le spugne da cucina sono uno degli oggetti domestici più contaminati in assoluto. Utilizzate per piatti, bicchieri e stoviglie di ogni tipo, finiscono per trattenere residui organici, umidità e microrganismi. Diversi studi hanno evidenziato come la quantità di batteri presenti nelle spugnette superi quella riscontrabile sul wc, luogo che istintivamente associamo allo sporco. Questo rende fondamentale una loro disinfezione frequente, per evitare che diventino veicolo di contaminazioni.
Perché le spugne accumulano così tanti batteri
Il motivo principale è legato alla natura porosa del materiale. Le fibre assorbono l’acqua e trattengono residui di cibo, creando un ambiente caldo e umido che favorisce la proliferazione dei batteri. Ogni volta che la spugna viene utilizzata per strofinare piatti o superfici, parte di questi microrganismi può trasferirsi sugli oggetti appena lavati.

Il paradosso è evidente: l’oggetto usato per pulire si trasforma, se trascurato, in un concentrato di germi. Non basta cambiarle spesso, perché già dopo pochi utilizzi le spugne diventano un terreno fertile per colonie microbiche. E non a caso, gli esperti raccomandano di sterilizzarle almeno due o tre volte a settimana. Molti pensano che gettarle via e sostituirle di frequente possa risolvere il problema, ma questo comporta uno spreco economico e ambientale. Meglio puntare su sistemi di igienizzazione domestica, semplici da applicare con ciò che abbiamo già in cucina.
Il metodo del microonde e le alternative naturali
Uno dei metodi più efficaci e rapidi è il cosiddetto trucco del microonde. Basta riempire una ciotola di acqua, immergere la spugna e posizionarla all’interno del forno a microonde. Avviando alla massima potenza per 1-2 minuti, l’acqua raggiunge temperature tali da eliminare la maggior parte dei batteri. Dopo averla lasciata raffreddare, la spugna risulterà igienizzata e pronta a un nuovo utilizzo. Questo procedimento sfrutta il calore diretto e la combinazione con l’acqua, garantendo una sterilizzazione veloce senza bisogno di prodotti chimici. È un sistema pratico, accessibile e adatto alla routine quotidiana, che permette di prolungare la vita delle spugnette riducendo i rischi di contaminazione.
Per chi non dispone di un microonde o preferisce metodi alternativi, è possibile ricorrere a soluzioni naturali. Una pentola di acqua bollente arricchita con succo di limone e un cucchiaino di sale rappresenta un valido sostituto. Immergendo le spugne per alcuni minuti, si ottiene un effetto igienizzante e deodorante allo stesso tempo. La scelta del metodo dipende dalle abitudini domestiche, ma il concetto resta invariato: la pulizia delle spugnette non deve essere sottovalutata. Questi piccoli oggetti, presenti in ogni cucina, possono diventare una minaccia invisibile per la salute se lasciati proliferare senza controllo.