
Dove buttare davvero il cartone? Il trucco che (quasi) nessuno conosce - ecoblog.it
La raccolta differenziata di carta e cartone è una pratica fondamentale per l’ambiente, ma spesso commettiamo errori che riducono la qualità del riciclo. Ecco quali sono e come evitarli.
Separare correttamente i rifiuti è un gesto che fa ormai parte delle abitudini quotidiane di milioni di famiglie. La raccolta differenziata di carta e cartone è tra le più diffuse e, se eseguita correttamente, permette di recuperare una materia prima preziosa che torna a nuova vita sotto forma di quaderni, imballaggi o altri prodotti cellulosici. Nonostante la lunga esperienza collettiva, i dubbi rimangono. Capita spesso che, in buona fede, vengano commessi errori che finiscono per compromettere la qualità del materiale destinato al riciclo. Si tratta di piccoli sbagli che, sommati su larga scala, riducono l’efficienza del sistema e fanno crescere i costi di smaltimento.
Dove finiscono gli errori più frequenti
Uno dei problemi più comuni riguarda il conferimento di scatole e scatoloni lasciati accanto ai contenitori. In molti pensano di agevolare gli operatori, ma in realtà così facendo si rischia che i materiali si bagnino e diventino inutilizzabili. Per essere correttamente riciclati, i cartoni devono essere ripiegati e schiacciati, così da ridurre il volume e trovare posto nei cassonetti. Un’altra svista riguarda i fazzoletti di carta usati. Nonostante siano fatti di cellulosa, non possono essere inseriti nel contenitore della carta, perché contaminati da residui organici. La loro collocazione corretta è nell’indifferenziato, e in alcuni casi nell’umido, se il Comune lo prevede. Lo stesso discorso vale per la carta termica, come quella degli scontrini, che a causa del trattamento chimico non è riciclabile. Un trucco per riconoscerla è passare l’unghia: se compare una riga scura, non deve andare nella raccolta della carta.

La lista degli errori continua con la carta oleata e la carta da forno. La prima, usata per alimenti grassi o adesivi, non può essere riciclata se non specificamente segnalato sulla confezione. Alcune versioni moderne, separabili in più strati, consentono di recuperare la parte cellulosica, ma in assenza di istruzioni chiare il destino è l’indifferenziata. La carta da forno, a meno che non sia certificata compostabile, segue lo stesso percorso.
Come riconoscere i materiali da escludere
Tra i principali ostacoli al riciclo ci sono gli imballaggi contaminati da residui alimentari. Il caso tipico è quello delle scatole per pizza: la parte pulita può andare nella carta, mentre le sezioni intrise di mozzarella o sugo vanno tolte e smaltite nell’umido o nell’indifferenziato. Non rispettare questa regola significa compromettere interi carichi destinati al riciclo. Non meno rilevante è la questione degli imballaggi sporchi di sostanze chimiche. Vernici, solventi e prodotti tossici lasciano residui che rendono la carta non più recuperabile. In questi casi il conferimento corretto è nell’indifferenziata, evitando di contaminare il resto del materiale.
Un capitolo a parte meritano i materiali accessori, come nastri adesivi, graffette o parti metalliche presenti su alcune confezioni. Molti li gettano insieme al cartone, ma si tratta di elementi non cellulosici che vanno rimossi prima del conferimento. Lo stesso vale per gli involucri di plastica o bioplastica utilizzati per trasportare la carta: non devono mai essere gettati insieme, ma separati e collocati nel contenitore giusto, plastica o organico a seconda della tipologia.
Un errore diffuso riguarda proprio l’uso dei sacchetti. In tanti portano carta e cartone ai contenitori dentro borse di plastica e le abbandonano insieme al materiale. Questa pratica non solo ostacola il riciclo, ma costringe gli operatori a interventi manuali per separare i materiali. Se il sacchetto è in plastica tradizionale deve finire nel contenitore giallo, se è compostabile può essere smaltito nell’umido, altrimenti andrebbe riutilizzato. Il risultato di queste accortezze è immediato. Una raccolta più pulita significa meno scarti da eliminare e un materiale più facilmente lavorabile per le cartiere. In un periodo in cui la sostenibilità ambientale è al centro dell’agenda pubblica, prestare attenzione ai dettagli della raccolta differenziata diventa un gesto concreto e di valore.