Rasoi usa e getta: li stai davvero buttando nel posto giusto? 9 persone su 10 sbagliano - ecoblog.it
I rasoi usa e getta non vanno nella plastica ma nel secco indifferenziato. Scopri perché, come smaltirli correttamente e quali alternative ecologiche puoi scegliere.
I rasoi usa e getta sono da anni parte della routine quotidiana di milioni di persone. Pratici, leggeri, economici e disponibili in decine di modelli e colori, sono spesso la prima scelta per chi cerca una rasatura veloce senza troppe complicazioni. Eppure, proprio per la loro natura “usa e getta”, finiscono spesso nel bidone sbagliato.
Il problema? Questi oggetti così comuni nascondono una composizione mista, che li rende incompatibili con la raccolta differenziata della plastica, sebbene in molti continuino a gettarli proprio lì. Un gesto all’apparenza innocuo che, però, ostacola il riciclo e aggrava l’impatto ambientale di un rifiuto prodotto ogni giorno da milioni di persone.
Perché i rasoi non si buttano nella plastica
Un rasoio usa e getta è composto da plastica e metallo, una combinazione che, dal punto di vista del riciclo, crea un problema. A differenza degli imballaggi in plastica — che possono essere separati e riciclati — i rasoi sono considerati rifiuti composti non separabili nella filiera standard.
Non essendo un imballaggio ma un prodotto misto, non può essere trattato come plastica. Questo vuol dire che gettarlo nel contenitore sbagliato contamina l’intera raccolta, rallentando le operazioni degli impianti e peggiorando la qualità del materiale riciclabile.
La destinazione corretta è il secco residuo o indifferenziato, cioè il contenitore che raccoglie ciò che non è recuperabile nei normali cicli di riciclo. Questo vale per tutti i rasoi monouso, anche quelli che sembrano fatti solo di plastica: la parte della lama in metallo è sufficiente a renderli non idonei per la plastica.

Il discorso cambia leggermente per i rasoi professionali con lamette intercambiabili. In questi casi, la parte metallica usata, se separabile, segue regole specifiche che variano da Comune a Comune. Alcune amministrazioni locali accettano le lamette nei contenitori per i rifiuti taglienti, altre richiedono che siano raccolte in contenitori rigidi prima dello smaltimento.
La cosa migliore da fare, in questi casi, è contattare il servizio di igiene urbana del proprio Comune e chiedere istruzioni precise. Smaltire le lamette nel modo corretto non è solo una questione ambientale, ma anche di sicurezza, per evitare che finiscano nella filiera dei rifiuti e causino ferite agli operatori.
Nel frattempo, chi usa regolarmente rasoi a lametta può dotarsi di contenitori per rifiuti da taglio, spesso disponibili online o in farmacia, in cui raccogliere in sicurezza le lame usate prima di conferirle, secondo le regole locali.
Le alternative sostenibili ai rasoi usa e getta
Chi vuole ridurre il proprio impatto ambientale ha oggi a disposizione diverse soluzioni più ecologiche rispetto ai rasoi usa e getta.
Una delle scelte più diffuse è il rasoio di sicurezza, realizzato in acciaio inox o alluminio, materiali durevoli e resistenti. In questo caso si sostituisce solo la lama, mentre il manico resta in uso anche per decenni. Alcuni modelli montano manici in bambù, un materiale biodegradabile e rinnovabile, che abbina sostenibilità e design.
C’è poi il rasoio elettrico, che consente di eliminare completamente i rifiuti da taglio. Anche se richiede energia per funzionare, non genera rifiuti regolari e può essere utilizzato per anni. Inoltre, non necessita di schiume da barba, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale del rituale di rasatura.
Il passaggio da usa e getta a rasoio durevole richiede un piccolo investimento iniziale, ma nel tempo si rivela più economico e meno impattante. E con la crescente attenzione verso le tematiche ambientali, sempre più marchi stanno proponendo prodotti da barba plastic free, con packaging compostabili e accessori riutilizzabili.
