Perché stanno lasciando bottigliette d’acqua accanto alle auto nei parcheggi (non è uno scherzo) - www.ecoblog.it
Un raggiro semplice e veloce che colpisce nei parcheggi di supermercati e centri commerciali: ecco come riconoscerlo e cosa fare per evitarlo
Sta tornando a colpire con forza in molte città italiane una truffa tanto banale quanto efficace, che sfrutta un trucco apparentemente innocuo per distrarre gli automobilisti e rubare borse, portafogli o l’intera vettura. Viene chiamata “la truffa della bottiglietta d’acqua”, ed è già stata segnalata in diversi parcheggi di supermercati e centri commerciali da nord a sud. La tecnica è rapida, non richiede strumenti sofisticati e agisce su un momento di distrazione, sfruttando la nostra reazione automatica di fronte a un rumore insolito. In pochi secondi, la vittima si ritrova senza auto e senza effetti personali. Le Forze dell’Ordine hanno già diffuso diversi avvisi. Il rischio è reale, le denunce aumentano e il meccanismo, pur semplice, è ancora troppo poco conosciuto.
Come agisce chi mette in atto la truffa e quali sono i veri obiettivi
Il raggiro comincia quando il ladro individua un’auto lasciata incustodita, di solito in un’area affollata ma con movimenti continui, come i parcheggi dei centri commerciali o dei supermercati. In modo rapido e discreto, infila una piccola bottiglietta di plastica (spesso vuota, a volte semischiacciata) tra la ruota anteriore destra e il passaruota interno, sul lato del passeggero. Una posizione poco visibile al conducente, che tipicamente si avvicina all’auto dal lato sinistro. Quando il proprietario accende il motore e inizia a muoversi, la bottiglia si incastra, causando un rumore secco e continuo, come un colpo ripetuto a ogni giro della ruota.

A quel punto, chi guida si ferma per controllare cosa stia succedendo. Se scende lasciando l’auto accesa, le chiavi inserite o lo sportello aperto, anche solo per pochi secondi, i complici del ladro – già pronti nei dintorni – entrano in azione. Infilano le mani nell’abitacolo, arraffano borse, telefoni o zaini, e in alcuni casi mettono in moto e fuggono con l’auto stessa. L’obiettivo principale è spesso la refurtiva lasciata incustodita, ma se si riesce a portare via anche il veicolo, tanto meglio per loro.
Molti pensano di essere al sicuro usando sistemi keyless o portando con sé la chiave, ma non basta: alcuni modelli permettono ancora l’apertura e la partenza se la chiave è vicina, ad esempio in tasca. In altri casi, la vittima lascia oggetti di valore sul sedile, rendendo il furto ancora più rapido. Chi mette in atto la truffa sa dove guardare, e agisce in meno di dieci secondi.
I consigli delle autorità per evitare il furto (e cosa fare se ormai è tardi)
Il primo consiglio è controllare visivamente le ruote prima di salire in auto, soprattutto quando si è in luoghi affollati. Una bottiglietta tra il passaruota e la gomma è un segnale da non sottovalutare: meglio fermarsi, guardarsi attorno e, se si ha un sospetto, chiamare subito le Forze dell’Ordine. È importante non scendere mai in fretta se si sente un rumore insolito, specialmente se si è soli o in orari serali.
Se ci si accorge del rumore solo dopo aver già messo in moto, il consiglio è di non arrestare subito il veicolo, ma di cercare un’area più sicura, meglio se visibile da altre persone. Fermarsi in mezzo a un parcheggio isolato espone a un’aggressione o a un furto. Meglio rimanere all’interno dell’abitacolo, chiudere le portiere e contattare il 112 o il 113.
Nel caso in cui il furto dell’auto avvenga comunque, è fondamentale presentare denuncia entro poche ore, segnalando il luogo, l’orario e ogni dettaglio utile. Poi occorre comunicare la perdita di possesso dell’auto all’Ufficio PRA, per evitare il pagamento del bollo. Va infine contattata l’assicurazione, allegando la denuncia e – quando richiesto – fornendo le chiavi del veicolo, anche quelle di riserva, oltre a documenti come il numero di targa, di telaio e di polizza. In alcuni casi può essere richiesto anche l’estratto cronologico del mezzo.
Chi subisce un furto di questo tipo vive spesso un senso di smarrimento e impotenza. Sapere come agiscono i ladri, quali sono i segnali da notare e cosa fare nelle ore successive può fare la differenza. In un periodo in cui le truffe digitali sembrano dominare la cronaca, non bisogna dimenticare che le trappole più vecchie funzionano ancora troppo bene, se restiamo disattenti.
