Vecchie candele, mai buttarle: 2 modi per riutilizzarle che ti svoltano le feste (e le pulizie) - ecoblog.it
Con un po’ di manualità, le vecchie candele possono diventare nuovi oggetti decorativi, utili anche per la pulizia.
Le candele, con la loro luce morbida e il profumo che scalda le stanze, non smettono mai di affascinare. Ma quando si consumano, restano scarti inutili? Non proprio. Anzi. Se conservati con attenzione, gli avanzi delle vecchie candele possono diventare l’inizio di un nuovo ciclo: cera da sciogliere, stoppini da inserire, profumo da reinventare. E alla fine, anche un vecchio bicchiere scheggiato può diventare una nuova fonte di luce.
Cera avanzata e creatività: così nascono nuove candele (più belle e sostenibili delle originali)
Chi ha in casa vecchie candele consumate a metà, stoppini spezzati o fondi di cera profumata ancora integri, può recuperarli e creare nuove candele fai-da-te, unendo creatività e riuso. Il processo non è difficile, basta un po’ di organizzazione. Si comincia recuperando gli avanzi, magari dividendo per colore per evitare di ottenere una cera grigiastra.
Una volta raccolti, si lasciano in freezer per 15 minuti, così da poterli spezzettare più facilmente con un pestello o un piccolo martello. I pezzi ottenuti vanno poi sciolti a bagnomaria: una pentola con acqua bollente, e sopra una ciotola con la cera da fondere. Appena si scioglie tutto, si rimuovono i vecchi stoppini con una pinzetta. A questo punto si può aggiungere qualche goccia di olio essenziale: lavanda, agrumi, menta o cannella, secondo i gusti.

Per i contenitori, ci si può sbizzarrire. Dai bicchieri rotti a tazzine scompagnate, fino a bucce d’arancia svuotate. L’importante è inserire uno stoppino di cotone, fissandolo con una molletta o una matita sul bordo, lasciandolo pendere fino in fondo. Lo spessore conta: se troppo grosso, fa fumo; se troppo sottile, si spegne. Una volta versata la cera calda, si può anche decorare l’interno con fiori secchi o glitter, per un effetto più scenografico.
Si lascia riposare 24 ore. Poi si accende. E il profumo — quello vero, senza paraffina — torna a scaldare la stanza. Senza sprechi, e con un tocco unico.
Non solo luce: come usare la cera delle vecchie candele per pulire e profumare la casa
La cera, anche se non più profumata, può diventare un alleato per le pulizie di casa. È un trucco semplice, quasi dimenticato, ma molto efficace. Basta accendere una candela e strofinarla sui rubinetti incrostati dal calcare: la pellicola che lascia sulla superficie crea una barriera protettiva, impedendo nuove formazioni e rendendo i metalli lucidi. Lo stesso vale per superfici in ceramica, tazzine, ciotole, piastrelle. Un modo inaspettato per rimuovere grasso o macchie ostinate, specie in cucina.
Se invece si vogliono coprire cattivi odori, le vecchie candele profumate — anche accorciate o rovinate — possono essere riaccesi per brevi periodi. In bagno o in cucina, bastano pochi minuti per cambiare atmosfera. Alcune candele, come quelle alla citronella, sono efficaci anche contro zanzare e insetti.
Infine c’è la parte più creativa. Con un po’ di manualità, la cera avanzata si può usare per realizzare centrotavola decorativi, piccoli barattoli luminosi da appendere al soffitto o portacandele fatti a mano, magari con legno e spago. C’è chi arriva a costruire un piccolo albero di Natale fai-da-te, incollando insieme candele diverse, colorate e di forme irregolari.
Nulla si butta, tutto si reinventa. In una stagione in cui l’eccesso è ovunque, dare una seconda possibilità a un oggetto consumato diventa non solo utile, ma anche un piccolo gesto poetico. Come accendere una fiamma che sembrava spenta.
