Differenziata e lenti a contatto: la guida semplice per non pagare multe salatissime - ecoblog.it
Le lenti a contatto hanno una regola precisa nella differenziata: un dettaglio sbagliato può costare caro.
La diffusione delle lenti a contatto è ormai parte della quotidianità di milioni di persone. Comode, discrete e sempre più tecnologiche, rappresentano un supporto fondamentale per chi desidera una visione chiara senza ricorrere agli occhiali. Eppure, nonostante l’uso così comune, lo smaltimento di lenti, blister e portalenti continua a essere un punto poco chiaro.
La loro dimensione ridotta porta spesso a sottovalutarne l’impatto, ma l’errore è più significativo di quanto si pensi: sbagliare contenitore non solo compromette il ciclo della raccolta, ma può anche tradursi in sanzioni.
Capire dove buttare ogni componente non è complicato, ma richiede attenzione. Un piccolo gesto corretto contribuisce alla tutela dell’ambiente e all’ordine della raccolta differenziata, evitando problemi a valle del sistema.
Come smaltire correttamente lenti e accessori
La prima distinzione riguarda la confezione. La scatola esterna, composta da cartoncino, deve essere smaltita nella raccolta della carta. Un passaggio semplice ma essenziale per evitare il mescolarsi di materiali diversi.
Molto più frequente è il dubbio sul blister, l’involucro che contiene la lente. È formato da una vaschetta in plastica e da una linguetta superiore in alluminio. Nel processo di raccolta, entrambi gli elementi vengono smaltiti nella plastica, poiché rientrano tra i materiali ammessi nei contenitori dedicati agli imballaggi leggeri. La soluzione liquida presente all’interno, una volta utilizzata la lente, può invece essere tranquillamente svuotata nel lavandino.

La parte più delicata riguarda le lenti a contatto usate. Nonostante le loro dimensioni, contengono materiali come silicone idrogel o fluoropolimeri, sostanze non biodegradabili che non devono mai finire nello scarico del WC o nel lavandino. Questo gesto, apparentemente innocuo, contribuisce all’inquinamento delle acque e del suolo. La loro destinazione è una sola: il contenitore della raccolta indifferenziata.
Una nota importante riguarda il portalenti, spesso trascurato perché utilizzato quotidianamente. Per ragioni igieniche, gli esperti consigliano di sostituirlo ogni mese per evitare accumuli di batteri. Il portalenti rientra quasi sempre nella categoria della plastica, anche se alcuni comuni prevedono procedure specifiche. Controllare le indicazioni locali aiuta a rispettare correttamente le regole.
La leggerezza delle lenti e la loro natura quasi invisibile rischiano di far dimenticare il peso reale che hanno nel ciclo dei rifiuti. Una semplice attenzione quotidiana, invece, evita errori e contribuisce a una gestione più consapevole, garantendo un ambiente più pulito e, soprattutto, la tranquillità di non incorrere in sanzioni evitabili.
