Casa sempre nel caos? Il metodo dei 60 cm è il metodo perfetto per tenerla in ordine col minimo sforzo - ecoblog.it
Riordinare casa in modo intelligente parte dai 60 cm più usati di ogni stanza: il trucco del 2026 che cambia la routine.
Nel caos quotidiano di una casa vissuta, il disordine può insinuarsi ovunque: sul comodino, sul ripiano del bagno, vicino al lavello della cucina. Per chi ha poco tempo o vive in spazi ristretti, mettere tutto in ordine può sembrare impossibile. Eppure, secondo gli esperti di organizzazione, esiste una soluzione semplice ma efficace: concentrarsi solo sui 60 cm più utilizzati di ogni stanza. Una regola pratica, accessibile e sostenibile che nel 2026 diventa una delle tendenze più adottate per semplificare la vita.
Perché i 60 cm più usati fanno la differenza ogni giorno
L’idea nasce da un’osservazione concreta: in ogni stanza della casa, ci sono piccoli spazi ad alta frequenza d’uso che influenzano l’ordine generale più di quanto immaginiamo. Il bordo del letto dove poggiamo il telefono, il lavello dove si accumulano le spugne, il piano del bagno con i flaconi sparsi. Sono queste le zone che vediamo ogni giorno, che tocchiamo più spesso e che condizionano il nostro umore.

Secondo Trish Johnson, esperta americana di organizzazione domestica, il trucco consiste nel riordinare solo quei 60 cm alla volta, non l’intera stanza. “Pensa allo spazio che stai usando ora”, dice Johnson. “Se lo mantieni pulito, ordinato e funzionale, tutta la tua giornata cambia tono.”
Il vantaggio? Questo approccio riduce il sovraccarico mentale e ti permette di ottenere risultati visibili con il minimo sforzo. La chiarezza visiva aiuta anche la concentrazione. Quando tutto ha un posto preciso — la spugna sempre sotto il lavello, la crema mani sempre nello stesso angolo — la mente si alleggerisce e le azioni diventano automatiche. La regola dei due tocchi, spesso citata insieme a quella dei 60 cm, rinforza questa idea: un oggetto deve essere toccato solo due volte — una per usarlo, una per rimetterlo al suo posto. E se occupa spazio, ma non viene usato, va ripensato o eliminato.
Come applicare la regola dei 60 cm in ogni stanza senza impazzire
Per trasformare questa teoria in abitudine, bastano alcuni piccoli accorgimenti quotidiani. Il primo è individuare le aree critiche: il bordo del lavello, il mobile del bagno, il tavolo da lavoro. Non serve sistemare tutto, ma solo quei pochi centimetri che si usano di più.
Tyler Moore, autore del libro Tidy Up Your Life, consiglia di lavorare con la verticalità: mensole sottili, ganci, piccoli contenitori. Tutto ciò che può raccogliere il necessario a portata di mano senza occupare spazio orizzontale.
Ad esempio, sotto al lavello si possono sistemare solo i prodotti indispensabili. Accanto al letto, si può lasciare soltanto ciò che si tocca ogni giorno, come il caricabatterie, un libro o un flacone di crema. L’importante è ridurre al minimo la distanza tra l’uso e il riposizionamento.
Un altro consiglio utile è creare un micro-rituale serale: un minuto di riordino prima di andare a dormire. Rimettere al loro posto le cose usate durante la giornata — un bicchiere, un telecomando, una penna — consolida la routine e impedisce al disordine di accumularsi.
E se un oggetto richiede più di “due piedi” di sforzo per essere riposto, allora — secondo Moore — non è nel posto giusto. Basta ripensarne la collocazione per evitare frustrazione e pigrizia.
Applicare la regola dei 60 cm non significa cercare la perfezione, ma coltivare una nuova abitudine: prendersi cura delle zone che più influenzano il nostro benessere visivo e mentale.
