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Cronaca ambientale

Isochimica di Avellino, il ministro Orlando incontra i lavoratori

Impegno del ministro dell’Ambiente affinchè l’Isochimica di Avellino venga inserita nel piano bonifiche della Regione Campania.

Dell’annoso problema amianto all’ex stabilimento Isochimica di Avellino, esploso con il sequestro dell’area decretato dal Gip del Tribunale irpino, si è occupato ieri anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che ha incontrato i lavoratori dello stabilimento ad un convegno organizzato dal Cna di Avellino.

All’incontro, cui hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali, il sindaco di Avellino Paolo Foti e la componente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Valentina Paris.

Il ministro ha definito l’emergenza amianto, rilevato grazie ad una perizia d’ufficio predisposta dalla stessa procura, che aveva evidenziato la presenza di 500 cubi di cemento amianto lasciati in totale stato di abbandono, “una delle più significative” ed ha promesso ai lavoratori il massimo dell’impegno affinchè venga tutelato anche il loro diritto alla salute.

“Mi sono impegnato affinché la Regione Campania inserisca l’Isochimica nel proprio piano bonifiche. Si tratta di avviare le misure necessarie attese da tempo dalle persone che abitano in questo quartiere.”

La strada indicata parte innanzitutto da un censimento completo di tutti i lavoratori che sono transitati, negli ultimi cinque anni, all’Isochimica, un’azienda che negli anni ’80 smaltiva l’amianto presente nei treni di proprietà delle Ferrovie dello Stato, per arrivare alla creazione di un tavolo interministeriale cui parteciperanno i titolari dei ministeri della Salute, dell’Ambiente e del Lavoro.

Valentina Paris, parlamentare del Pd, ha invece invocato una deroga della riforma Fornero per i lavoratori di Isochimica, almeno fino a quando non emergeranno ulteriori elementi probatori nell’inchiesta che sta svolgendo la procura di Avellino, anche se gli elementi di criticità non sono di poco conto, nella vicenda:

“Il problema è ancor più complesso perchè abbiamo censito 150 ex dipendenti, mentre sappiamo che ce ne sono molti altri che non conosciamo e per i quali bisogna ricostruire tutto il curriculum attraverso il committente Ferrovie dello Stato.”

Un problema anche dei residenti, i dirimpettai allo stabilimento (anch’essi presenti all’incontro): la convalida del sequestro infatti, decretata dal Gip, è stata infatti concessa proprio in virtù della pericolosità per “un numero indeterminato di cittadini avellinesi”: un impegno, quello per le bonifiche, che necessita di essere scisso dalle problematiche prettamente di natura giurisprudenziale.

Il problema bonifiche, come sottolineato dal ministro dell’Ambiente, va affrontato subito senza attendere le vicende giudiziarie ad esso correlate: l’attesa delle istituzioni (Regione Campania in primis) rischierebbe in questo caso di aggravare ulteriormente una situazione già attenzionata da Orlando come “significativa”.

Via | Ministero dell’Ambiente

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