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Piante ornamentali velenose per le api, l’allarme di Greenpeace nel dossier Eden tossico

Le piante ornamentali nel 79% dei casi sono contaminate da pesticidi killer delle api. Lo rivela Greenpeace nel dossier Eden Tossico

Greenpeace ha presentato oggi il dossier Eden Tossico in cui ha analizzato l’uso dei pesticidi nel settore florovivaistico e specialmente per le piante ornamentali. Dalle analisi fatte è emerso che il 79% delle piante erano contaminate da pesticidi killer per le api e che nel 98% dei campioni erano presenti residui di insetticidi, erbicidi o fungicidi. Sono state analizzate 86 piante ornamentali come la viola, la campanula e la lavanda acquistate in negozi del settore, nei supermercati e centri del fai da te in 10 diversi Paesi europei.

Inoltre le analisi hanno evidenziato in quasi la metà dei campioni i residui di almeno uno dei tre insetticidi neonicotinoidi limitati in Europa e vietati in Italia per il 43% per l’ imidacloprid, per l’8% per il thiamethoxam e per il 7% per il clothianidin.

Spiega dunque Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura di Greenpeace Italia:

I fiori sui nostri balconi o nei nostri giardini possono contenere pesticidi tossici, che mettono a rischio api e altri impollinatori. Finché si continueranno a utilizzare pesticidi killer delle api per la coltivazione di piante e fiori, tutti noi possiamo essere complici inconsapevoli di una contaminazione ambientale che mette a rischio le api.Il bando parziale in vigore su alcuni neonicotinoidi non basta a proteggere le api e gli altri impollinatori. È necessario subito un divieto assoluto dei pesticidi dannosi per le api, che sia il primo segnale di un cambio radicale dell’attuale modello agricolo industriale basato sulla chimica di sintesi

Gli antiparassitari rilevati dalle analisi nelle piante ornamentali acquistate in Europa pongono una questione urgente, ossia la necessità di maggiori controlli da applicare al settore florovivaistico.

Via | Comunicato stampa

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