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Cronaca ambientale

Il 2014 è l’anno più caldo di sempre

Almeno fra quelli registrati. La conferma arriva dagli scienziati di Nasa e Noaa.

Che il 2014 sarebbe stato l’anno più caldo di sempre, fino a poco fa, era solo un sospetto, basato su previsioni decisamente allarmanti. Oggi, però, la cosa è ufficiale, dopo la conferma arrivata da scienziati della Nasa e della Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration). Scienziati che, nel loro report, per prima cosa, hanno voluto sottolineare il rischio, da una parte, che la lotta contro l’emissioni di gas serra non sia abbastanza efficace e, dall’altro, il pericolo delle troppe voci che tendono a sminuire quanto sta avvenendo o che addirittura sostengono che il global warming si sia arrestato.

Non è così, stando al report presentato oggi: un caldo record si è registrato, un po’ ovunque, in molte delle nazioni europee, così come negli Stati Uniti, dove le temperature sono impazzite anche il Alaska. Anche la superficie dell’oceano si è fatta particolarmente caldo, un calore che è la “benzina” che alimenta gli uragani che sempre più spesso si abbattono sulle coste di tanti paesi.

Il 2014 ha quindi superato anche il 2010 come “anno più caldo di sempre” (ovviamente considerando gli anni che sono stati registrati, a partire dal 1880). E se un anno, o due anni, non possono essere sufficienti a dimostrare la teoria del surriscaldamento terrestre, va allora preso in considerazione che i dieci anni più caldi mai registrati sono tutti successivi al 1997. Il 2014, in particolare, ha avuto una temperatura media di 0,69 gradi centigradi superiore alla media del ventesimo secolo; arrivando così al 38esimo anno di fila in cui si supera la temperatura media (è quindi dal 1976 che non si verifica un anno più freddo della media).

Ci aspettiamo che il calore continui a crescere, non ovunque e non tutti gli anni, ma in maniera sempre crescente”, spiegano gli scienziati della Nasa. “Di per sé un anno non significa molto, ma la serie di record fatti registrare ci porta a pensare che ci sia un riscaldamento terrestre sul lungo termine”. Ed è proprio sul lungo termine che le cose promettono malissimo, si sa che gli scienziati considerano un innalzamento in media di uno o due gradi qualcosa che darebbe il via a conseguenze disastrose, entro il 2100 si pensa però addirittura che, a meno di improvvisi cambi di rotta, la temperatura media possa salire anche di quattro o cinque gradi centigradi.

Immagine | NOAA

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