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Agricoltura

GAT, cosa sono e come funzionano i Gruppi Acquisto Terreni

ll GAT ha come obbiettivo quello di costituire e sostenere gruppi di cittadini risparmiatori per l’acquisto condiviso di una tenuta agricola

In principio erano i GAS, Gruppi di Acquisto Solidale, ma ora la cittadinanza più reattiva alle evoluzioni socio-culturali vicine alle green e sharing economy sembrano pronte a fare un ulteriore salto di qualità. Anche in Italia si stanno sviluppando i GAT, i Gruppi Acquisto Terreni che hanno come obiettivo quello di costituire e sostenere gruppi di cittadini risparmiatori per l’acquisto condiviso di una tenuta agricola.

Due sono i requisiti richiesti alle aziende agricole che vogliono collaborare con i GAT: la coltivazione con metodi biologici e la gestione a filiera corta.

L’obiettivo dei GAT è quello di sostenere economicamente le aziende agricole in modo da svincolarle dai legami soffocanti con la Grande Distribuzione e con il credito bancario e di favorire le attività che si dimostrano virtuose sotto il profilo del rispetto dell’ambiente e della tutela del territorio.

L’alleanza fra produttori e consumatori, già collaudata con i GAS, si fa dunque più stretta: i secondi non sono più ultimi anelli della catena distributiva, ma protagonisti e co-produttori delle attività di coltivazione.

[related layout=”right” permalink=”https://ecoblog.lndo.site/post/160348/cop21-pierre-rabhi”][/related]I vantaggi sono bilaterali. Il sistema della Grande Distribuzione, oltre ad annientare la biodiversità e a favorire la monocultura, produce enormi quantità di prodotto sprecato, ma soprattutto remunera i produttori con cifre irrisorie per sostenere tutta la filiera distributiva. Accorciare la filiera e favorire una produzione e distribuzione a km zero significa aumentare i margini di guadagno per gli agricoltori e diminuire i costi per i consumatori.

L’acquisto condiviso di una tenuta agricola da parte dei piccoli risparmiatori tenta di spezzare queste logiche monopolistiche. Per un GAT possono essere necessari fra i 50 e i 100 soci, la società (una s.r.l.) è strutturata in modo da garantire l’investimento dei soci e, allo stesso tempo, impedire che un singolo socio abbia il controllo della società: l’investimento è suddiviso in 100 quote e se ne possono acquisire al massimo 4.

Al momento le realtà attive in Italia sono tre, il GAT Argine Secchia di Quistello (MN), il Podere Pradarolo di Varano de’ Melegari (PR) e il Podere Le Piane di Scansano (GR).

Venerdì 6 novembre, alle ore 21, presso la sede dell’Associazione Il Tuo Parco di Viale Michelotti (angolo via San Sebastiano Po) di Torino, Gianluca Marocci spiegherà il funzionamento dei GAT dal punto di vista finanziario, mentre Emanuele Carissimi, naturalista, esperto in agricoltura sostenibile e gestore del GAT di Scansano ne illustrerà l’aspetto tecnico.

Via | Comunicato stampa GAT SCANSANO

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