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La tempesta Jonas si sposta sull’Atlantico

Venti fino a 90 km orari e 60 cm di neve, sta per arrivare la tempesta “Jonas” negli Usa. Dichiarato lo stato di emergenza a Washington

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25 gennaio – Questa notte un Boeing decollato da Miami e diretto a Milano Malpensa è stato fatto atterrare in emergenza all’aeroporto canadese di di St.John’s a Newfoundland in seguito ad una fortissima turbolenza incontrata durante il percorso, che ha provocato nell’impatto con l’aereo ben 8 feriti gravi. Il bilancio provvisorio della tempesta di neve che ha bloccato il Nord Est degli Stati Uniti è di ben 26 morti, negli Stati di New York, New Jersey, Virginia, Delaware, Tennessee, Kentucky, Maryland, North Carolina, Pennsylvania e Ohio. Centinaia le famiglie evacuate. I meteorologi calcolano che Jonas ha una lunghezza complessiva di mille miglia. Almeno 82 milioni di americani sono stati toccati dalla bufera, e 22 milioni di loro hanno visto cadere oltre mezzo metro di neve. Circa 200.000 persone sono rimaste senza luce in tutto il paese, e anche le forze armate sono state mobilitate per portare soccorsi.

Ora la costa orientale degli Stati Uniti ora è alle prese con lo sgombero della neve. Il divieto di transito imposto a New York alle auto in conseguenza della mega-tempesta di neve Jonas, ribattezzata dai social Snowzilla o Snowmageddon, è stato revocato. La formidabile perturbazione sta lasciando il territorio continentale per sfogarsi sull’Atlantico.

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24 gennaio – La tempesta Jonas si abbatte su New York, così come su Washington e Baltimora, causando almeno 19 morti e confermando le peggiori aspettative, che già parlavano di “bufera del secolo”. Sono 85 milioni gli americani in stato d’emergenza, mentre i decessi sono quasi tutte causati da incidenti stradali che si sono verificati in Arkansas, North Carolina, Kentucky, Ohio, Tennesse e Virginia, ma si registrano anche infarti e morti per il freddo.

Aeroporti chiusi a Washington, strade bloccate con la sola eccezione dei mezzi d’emergenza, centinaia di migliaia di persone in black-out e anche rischio inondazioni sulla costa.

Arriva la tempesta Jonas

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17.35 – Il sindaco di New York Bill de Blasio ha annunciato oggi in conferenza stampa che le previsioni lasciano immaginare che quella in arrivo in queste ore sia la peggiore che abbia mai raggiunto New York.

Proprio per questo motivo, la conferma è arrivata anche via Twitter, tutti i cittadini di New York sono stati invitati a stare lontani dalle strade e a non mettersi in viaggio:

23 gennaio 2016 – La tempesta Jonas è arrivata e 22 stati degli USA sono già in stato di emergenza con ben 85 milioni di cittadini a rischio e già 6 mila voli cancellati in tutto il Paese.

La stampa statunitense dà conto delle prime vittime, dieci persone decedute in seguito a incidenti stradali provocati dal ghiaccio che ha ricoperto le strade. Sei delle dieci vittime sono state registrate in North Carolina. In Virginia, in una sola notte, sono già stati segnalati quasi mille incidenti stradali.

Usa: in arrivo la bufera del secolo. E parte l’hashtag #snowmageddon

22 gennaio 2016 – Qualcuno l’ha già definita la “bufera del secolo”. Negli Stati Uniti è in arrivo la tempesta “Jonas“, la prima di questa inverno. Il Servizio meteorologico nazionale ha annunciato forti nevicate e venti fortissimi, fino a 90 chilometri orari.

Gli esperti, che hanno definito la perturbazione “potenzialmente devastante“, hanno detto che interesserà parte della costa atlantica tra la giornata di oggi e quella di domani, con neve fino a 60 centimetri a Washington e in Virginia. Ma è allerta anche a New York, Boston, Philadelphia.

Inoltre, la tempesta potrebbe causare interruzioni di corrente e blocco del traffico aereo. A tale riguardo, segnaliamo che i voli cancellati a Washington, a Philadelphia e a Baltimora sono già centinaia. Nella capitale è stato proclamato lo stato di emergenza.

Su Twitter, intanto, è partito l’hashtag #snowmageddon, che raccoglie messaggi dei cittadini più preoccupati, ma anche di quelli più ironici. In molti hanno mostrato la corsa all’accaparramento dei beni di prima necessità (pane, latte, farina), alle pale per spalare la neve e al sale per sciogliere il ghiaccio.

L’allerta interessa più di 80 milioni di persone in 15 Stati dell’unione, e si prevedono già più di un miliardo di dollari di danni.

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