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Pecoraro Scanio risponde a Zanonato: “I 200 parlamentari M5S e SEL difenderanno le rinnovabili”

Alfonso Pecoraro Scanio ex ministro per l’Ambiente all’indomani della nascita del Governo Letta e dopo le dichiarazioni sul nucleare del ministro Zanonato spiega che i 200 parlamentari Movimento 5 stelle e SEL difenderanno le rinnovabili e le istanze ambientaliste.

Tira le somme l’ex ministro all’Ambiente (Governo Prodi) e prima ancora all’Agricoltura (Governo Amato) sul neo Governo Letta, sul botto elettorale del Movimento 5 stelle e all’indomani delle dichiarazioni rilasciate da Flavio Zanonato neo ministro per lo Sviluppo a proposito del nucleare.

Scrive Pecoraro Scanio in un comunicato stampa:

Dopo la passione nucleare del governo Berlusconi e la gaffe filonucleare del governo Monti a pochi mesi dalla bocciatura referendaria mancava solo
la nostalgia dell’atomo dell’esecutivo Letta. Le frasi del ministro dello sviluppo economico ,poi ovviamente ridimensionate,sono preoccupanti soprattutto se collegate al silenzio totale del nuovo governo in materia di rilancio delle rinnovabili e alla temuta continuità sulle scelte di Monti pro- carbone,inceneritori e trivellazioni. Spero che Enrico Letta intervenga subito per schierare l’Italia in modo chiaro verso la Green Economy ben sapendo che non solo gli italiani hanno bocciato il nucleare ma nel parlamento oltre 200 parlamentari di M5S e Sel sono determinati a sostenere davvero le rinnovabili sostenibili.

Alfonso Pecoraro Scanio va oltre e sollecitato dalle domande della collega Stefania Divertito dalla pagine di Metro, apre una profonda analisi sulla presenza dei neo ambientalisti, ovvero il Movimento 5 stelle e dice:

In realtà il Parlamento non è mai stato tanto verde come oggi: tra i rappresentanti del Movimeno 5 Stelle e Sel abbiamo 200 parlamentari verdi. Un nuovo partito? Non ne vedo la necessità. Serve invece essere d’aiuto a questi giovani politici che mettono l’ambiente al centro delle scelte.

Dichiara pubblicamente di avere votato Movimento 5 Stelle e SEL, anche se non è un grillino:

Il partito di Raffaele Infroia, Rivoluzione civile, infatti, è stato sciolto proprio ieri. Dunque, un ex ministro lucido, preciso e concreto la cui analisi porta inevitabilmente a porre ancora una domanda: come mai le forze che dovrebbero per naturale inclinazione allearsi con il Movimento 5 Stelle, invece se ne stanno alla larga?

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