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Alimentazione

La resa di Monsanto che abbandona gli OGM in Europa

Monsanto rivede le sue politiche di mercato degli OGM in Europa a causa della scarsa domanda da parte degli agricoltori e della dura opposizione da parte dei consumatori

Monsanto dichiara resa e lo fa attraverso la sua portavoce Ursula Luettmer-Ouazane che ha detto:

Finché non c’è abbastanza domanda da parte degli agricoltori per questi prodotti e il pubblico in generale non accetta la tecnologia, non ha senso combattere contro i mulini a vento. E’ovvio che l’Europa ha bisogno di più tempo, mentre altri Stati hanno abbracciato i nostri progetti più facilmente.

La dichiarazione giunge a una una settimana dalla manifestazione globale March against Monsanto che ha coinvolto 2 milioni di cittadini europei e americani in 52 paesi e 446 città a manifestare in contemporanea contro il colosso biotech. Alla manifestazione però grande assente è stata l’Italia.

Per la Monsanto l’Europa rappresenta circa il 12% delle vendite globali pari a 13,5 miliardi dollari e tuttavia a causa delle proteste dei cittadini nell’Unione europea è stato vietato ill mais della Monsanto MON810 già bandito dalla Germania nel 2009. Attualmente, il mais è coltivato solo in Portogallo, in Spagna e in alcuni paesi dell’Europa orientale.

Anche i competitors della Monsanto come Bayer AG, Syngenta e BASF si sono in gran parte già tirati fuori dai mercati europei dove la maggior parte dei consumatori sono scettici circa l’uso degli OGM. BASF ha annunciato nel mese di gennaio di aver rinunciato all’approvazione per le patate geneticamente modificate in Europa, dopo l’opposizione comune di consumatori, agricoltori e legislatori.

Monsanto si trova attualmente al centro di numerose battaglie pubbliche. La scorsa settimana, i funzionari Usa hanno annunciato che hanno scoperto un grano resistente agli erbicidi in una fattoria di 80 acri in Oregon. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha detto che il grano dell’ Oregon è dello stesso ceppo del grano resistente agli erbicidi testato da Monsanto tra il 1998 e il 2005 ma mai approvato. La risposta dell’Unione europea è stata la richiesta ai suoi Stati membri di verificare le importazioni dalla zona, mentre la Corea del Sud ha fatto sapere che avrebbe sospeso le importazioni.

Se vi va di approfondire, ecco la sporca dozzina di Monsanto: dall’aspartame, al Roundup all’agente Orange.

Via | WSJ

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