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Auto a Idrogeno

Auto alimentata ad acqua: la bufala del progetto con l’acqua come carburante

L’auto alimentata ad acqua è possibile? Il funzionamento del progetto ha alcune falle, ecco perché viene ritenuta una bufala che potrebbe ingannare molti.

Auto ad acqua

L’auto alimentata ad acqua è uno dei progetti che molti sperano di far diventare realtà: alcuni dichiarano anche di esserci riusciti, ma al momento manca una tale evidenza di prove che riesca a convincere anche i più scettici. Vediamo quale dovrebbe essere il funzionamento del progetto e perché viene spesso identificato come una bufala.

L’auto ad acqua non è una novità recente, ma è nell’immaginario collettivo da decenni, basti pensare che un film del 1977, Squadra Antitruffa con Tomas Millian nei panni del maresciallo Nico Giraldi, parte proprio dallo smascheramento di una truffa riguardo una macchina ad acqua (o quasi: nel film l’acqua veniva “miracolosamente” trasformata in carburante da fantomatiche pastiglie giapponesi di “propellente a idrogeno ionizzato” che promettevano di fare 200 km).

L’auto ad acqua: i progetti di Stan Meyer, Genepax e Lorenzo Errico

Nel mondo reale l’auto che funziona ad acqua ha avuto diversi sostenitori. Uno dei più progetti più famosi e controversi è la macchina ad acqua inventata da Stan Meyer: il suo motore si basava sull’elettrolisi dell’acqua per scindere ossigeno e idrogeno e bruciare quest’ultimo per generare energia, ma nel 1996 Meyer venne citato in tribunale da due investitori a cui aveva offerto l’esclusiva. La corte del tribunale dell’Ohio lo ritenne colpevole di “grossolana frode” e venne condannato a rimborsare 25.000 dollari. Stan Meyer morì due anni dopo per un aneurisma cerebrale all’uscita da un ristorante, come accertato dal coroner, ma suo fratello dichiarò che in realtà fosse rimasto vittima di un complotto internazionale per insabbiare il suo progetto.

Quasi dieci anni dopo è stata la volta del Giappone, con il progetto Genepax presentato nel 2008 a Osaka. Kiyoshi Hirasawa, AD di Genepax, dichiarava che il funzionamento dell’auto ad acqua utilizzava qualsiasi tipo di acqua (piovana, di mare, di fiume) e con un litro d’acqua il motore sarebbe rimasto in azione per un’ora percorrendo 80 km. Ad oggi il sito della società si occupa apparentemente solo di kit di conversione, ma cliccando sul disclaimer viene dichiarato che:

If you choose to buy any of the manuals that are showcased in www.genepax.com be aware that all the info in those manuals has not been evaluated in a scientific manner nor has it been approved by any department of transportation in any state or country. We are only an informational site and all the opinions expressed are based on the publisher’s claims. Although we have no reason to believe that their products will not work the final choice of usage is 100% up to you. Also remember to make sure that your vehicle’s warranty won’t be void in case you choose to follow the directions of the manuals. Also be careful when working on cars, trucks or any type of Vehicle as there is always a possible chance of physical injury.

Ovvero: le informazioni non sono state valutate in maniera scientifica e non sono state approvate da nessun Dipartimento dei trasporti di nessuno Stato.

In Italia il progetto dell’auto ad acqua è più recente e porta il nome di Hydromoving, realizzato dall’ingegnere italiano Lorenzo Errico e già presentato al grande pubblico da un servizio de Le Iene nel 2014. Si tratta in realtà di auto “ibride”, ovvero di auto che utilizzano carburante come benzina, gasolio, metano o gpl, a cui viene aggiunto l’ossidrogeno prodotto dall’acqua per risparmiare una quantità variabile di carburante.

Come funziona l’auto ad acqua

Il principio su cui si basano tutti i progetti di automobile alimentata ad acqua fin qui presentati è quello dell’elettrolisi, ovvero una trasformazione chimica che rompe i legami tra gli elementi attraverso l’utilizzo dell’elettricità. Questo processo applicato all’acqua genera idrogeno e ossigeno, ovvero un combustibile e un comburente.

In effetti l’utilizzo dell’idrogeno come combustibile è uno dei progetti a cui hanno lavorato le case automobilistiche negli anni scorsi. E’ stato indicato come l’energia del futuro, ma al momento i modelli ad idrogeno circolanti sono pochissimi. La distribuzione degli impianti per erogare idrogeno è uno dei grandi ostacoli alla sua diffusione.

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Per risolvere questo problema, i progetti di auto ad acqua ipotizzano di non stoccare l’idrogeno in serbatoi, ma produrlo “sul momento” secondo necessità.
Quello che però non torna è l’economicità dello scambio energetico secondo le leggi della termodinamica: per scindere il legame tra idrogeno e ossigeno è necessario applicare una quantità di energia maggiore rispetto a quella che poi si ottiene dalla successiva combustione.

Un altro punto su cui occorre fare una precisazione è il termine “auto ad acqua”. Come già specificato, nel caso di Hydromoving questo termine è impreciso perché l’acqua non è la principale fonte da cui si ricava l’energia per muovere la macchina, ma dall’acqua si ottiene l’ossidrogeno, una miscela di idrogeno e ossigeno, che viene aggiunto alla benzina per aiutarne la combustione.
Probabilmente questa operazione porta un vantaggio dal punto di vista della riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, ma sebbene venga dichiarato nelle video interviste che l’auto convertita ha superato numerosi test, sul sito ufficiale si trova soltanto il test effettuato dalla Control Sistem S.r.l e non magari un test ufficiale realizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Per quanto riguarda il costo della conversione dell’auto ad acqua o il prezzo di una vettura costruita nativamente così, tutti i progetti esposti non offrono una panoramica chiara sull’impegno economico: sul sito di Genepax non vengono citati prezzi per i kit, come pure sul sito di Hydromoving viene dichiarato che:

Il sistema Hydromoving ha un costo competitivo in rapporto ai benefici ottenuti in una sensibile riduzione dei consumi ed una enorme riduzione delle emissioni inquinanti. Può essere acquistato ed installato esclusivamente presso la catena di installatori autorizzati Hydromoving.

Ma al momento non esiste una rete di installatori, né tantomento un listino prezzi liberamente consultabile.

Il progetto dell’auto ad acqua è quindi uno dei sogni più o meno impossibili a cui l’uomo tende, come la colonizzazione di Marte o la realizzazione del moto perpetuo, ma al momento si configura più come utopia che come reale possibilità.

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