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Inquinamento

L’inquinamento causa l’aterosclerosi: il rischio di infarto e ictus cresce con l’esposizione ai Pm2,5

Una ricerca condotta su un campione di cinquemila individui conferma la correlazione fra inquinamento atmosferico e problemi all’apparato cardiovascolare

L’esposizione prolungata alle polveri sottili accelera il processo di ispessimento e indurimento delle arterie, oltre al fumo, all’obesità, al colesterolo e alla pressione, sul banco degli imputati per lo sviluppo dell’aterosclerosi c’è l’inquinamento atmosferico. A confermarlo è uno studio pubblicato di recente su Plos Medicine che ha osservato come l’esposizione alle polveri sottili accentui l’aterosclerosi aumentando i rischi di infarto o ictus.

Sara Adar della University of Michigan School of Public Health e Joel Kaufman della University of Washington hanno analizzato l’effetto dell’inquinamento sulla carotide comune utilizzando questa arteria (che trasporta il sangue al collo alla testa e al cervello) come zona di report per valutare la situazione degli altri vasi del corpo. È stato analizzato l’ispessimento della carotide di cinquemila persone di età compresa fra i 45 e gli 84 anni, provenienti da sei diverse aree metropolitane degli Stati Uniti e senza problemi di tipo cardiovascolare.

I risultati degli esami agli ultrasuoni effettuati nell’arco di cinque anni sono stati inequivocabili: se in media lo spessore della carotide aumentava di 14 micrometri all’anno nelle persone maggiormente esposte ai Pm2,5 l’ispessimento era maggiore di 5 micrometri. Questi dati, correlati con altri risultati della stessa popolazione, hanno anche evidenziato come coloro che abitano nelle aree più inquinate della città abbiano il 2% di possibilità in più di contrarre un ictus nei confronti di chi risiede nelle zone con meno Pm2,5.

Lo studio non è concluso, le analisi condotte in futuro sulla stessa popolazione consentiranno di valutare in maniera più approfondita la correlazione fra un’esposizione a lungo termine ai Pm2,5 e problemi all’apparato cardiovascolare.

Via | Galileo 

Foto © Getty Images

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