Occupazione ed ambiente: sono questi i due temi più caldi di questa campagna elettorale, almeno nei cuori degli elettori italiani (un po’ meno, sopratutto l’ambiente, nei programmi dei candidati).
Legambiente ha pubblicato, come ogni anno, l’Ecobarometro 2013 sulla giornale La Nuova Ecologia; il dossier, realizzato insieme all’istituto di ricerca Lorien Consulting, mostra chiarametne che se disoccupazione e lavoro conquistano il primo posto nella classifica delle preoccupazioni degli italiani di oggi, con il 97,9% delle “preferenze”, il complesso delle voci ambientali segue in seconda posizione, con il 48,2% di italiani preoccupati.
Eppure, nei programmi elettorali, di ambiente si parla un po’ poco.
Il governo che verrà, di qualsivoglia fattezza, colore e coalizione, dovrà tenere conto di questi dati diffusi da Legambiente; nel rammentare che chi vince le elezioni va a rappresentare tutti, non solo la sua parte elettorale, facendo l’interesse generale (e non corporativo) del Paese, vi snoccioliamo qualche percentuale.
Se macroscopicamente dunque il 48.2% degli intervistati si dichiara preoccupatamente interessato alle voci generali che trattano di ambiente, entrando nello specifico emerge che l’inquinamento inquieta il 41% del campione mentre lo spreco delle risorse il 34,8%. Secondo il sondaggio le energie rinnovabili avrebbero conquistato il cuore delle tematiche ambientali: il 78,2% del campione approverebbe ulteriori tagli da parte del governo purché le fonti pulite trovino sostegno concreto a livello istituzionale.
Nella prospettiva del nuovo benessere si capisce il ruolo che dovrà giocare la green economy che concretamente vuol dire ciò che si realizza con meno energia, meno materia prima, meno chilometri. Un processo che ha bisogno di una diversa politica fiscale, che sposti il prelievo dal lavoro e dall’impresa al consumo di risorse, utilizzando una patrimoniale verde per colpire i consumi che incidono sulle emissioni di CO2
ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
La carenza di alcuni, e l’insussistenza di altri, programmi elettorali che inglobino anche questioni ambientali (prime tra tutte le bonifiche ed il rischio idrogeologico), che spingano l’Italia verso la produzione di nuova bellezza e coesione sociale.
Foto | Flickr
Chery rivoluziona il mercato con una batteria a stato solido che promette autonomia record e…
Negli ultimi anni le gomme 4 stagioni hanno conquistato una fetta crescente del mercato italiano,…
La produzione di materiali tessili è in continua evoluzione, in particolare ciò che una volta…
Ogni giorno, nelle nostre case, utilizziamo grandi quantità di acqua, spesso ignorando che una parte…
Il telemarketing e il teleselling tornano al centro del dibattito pubblico. Il 16 dicembre 2025,…
L’essenziale è invisibile agli occhi, diceva la volpe amica del Piccolo Principe, e questa filosofia…