La scomparsa degli insetti selvatici mette in pericolo l’agricoltura

L’allarme della moria delle api che negli ultimi mesi ha costretto la Commissione Europea a proporre un giro di vite sull’utilizzo di neonicotinoidi in agricoltura si allarga a tutti gli insetti selvatici fondamentali per l’impollinazione. Ed è, ormai, un problema globale. Mosche, farfalle e coleotteri stanno scomparendo e questa alterazione degli ecosistemi agricoli mette in pericolo la produzione di cibo. A lanciare l’allarme è lo studio coordinato dal ricercatore argentino Lucas Garibaldi dell’Università Nazionale di Rio Negro in San Carlos de Bariloche e dalla statunitense Laura Burkle della Washington University e della Montana State University, pubblicato recentemente su Science.

I fattori di declino sono molteplici: il primo è la distruzione di boschi, siepi e prati che sono l’habitat naturale degli insetti, il secondo è rappresentato dai mutamenti climatici che generano un’asincronia fra i picchi di attività degli “impollinatori” e i tempi della fioritura.

L’immissione di api da “allevamento” non è in grado di sostituire gli insetti selvatici, poiché questi ultimi sono più efficienti nell’attività di impollinazione e compiono, nel periodo della fioritura, un lavoro insostituibile che, di fatto, “raddoppia” la produzione di frutti maturi e semi.

La soluzione al problema potrebbe essere la salvaguardia del loro habitat naturale, oltre, naturalmente, alla riduzione dei pesticidi.

Nel corso dell’indagine sono stati analizzati 41 sistemi di coltivazione in 20 Paesi che comprendono colture di frutta e verdure. La ricerca sul campo è stata incrociata con i dati storici relativi alle produzioni agricole alla fine dell’Ottocento, alla fine degli anni Settanta e fra il 2009 e il 2010. Si è capito che sia la qualità e la quantità dell’impollinazione che la produzione di fiori da frutto sono diminuiti proporzionalmente alla diminuzione degli insetti selvatici. Ecco perché salvare gli insetti selvatici vuol dire proteggere quella produzione agricola di cui il mondo ha sempre più bisogno.

Via I Science

Foto © Getty Images

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

Recent Posts

Non gettarli più, hanno un potenziale enorme: valgono oro e ti risolvono un problema enorme a casa

Scopri come riutilizzare le bustine di silica gel per proteggere oggetti di valore, alimenti e…

49 minuti ago

Telefono a rischio surriscaldamente, potrebbe esplodere: i metodi infallibili per salvarlo dal calore

Come raffreddare lo smartphone in sicurezza e prevenire i rischi da surriscaldamento. I metodi più…

2 ore ago

Parabrezza auto, con questo metodo (geniale) resta pulito in eterno: ti svolto la giornata

Mantenere il parabrezza dell’auto pulito è un aspetto spesso sottovalutato, ma fondamentale per garantire sicurezza…

4 ore ago

Pensione anticipata per le lavoratrici italiane, il governo accelera: ecco cosa cambia con Opzione donna

Pensione anticipata donne, il governo è pronto ad apportare un significativo cambiamento. Ecco di cosa…

5 ore ago

Celle solari green e super efficienti: il potere nascosto dell’additivo vegetale che tutti cercano

Nel panorama in continua evoluzione delle energie rinnovabili, una scoperta promettente emerge dalla Corea del…

7 ore ago

Non comprare, crea: cavigliere handmade semplici e originali in pochi minuti

Un piccolo accessorio capace di raccontare molto di chi lo indossa: le cavigliere artigianali tornano…

8 ore ago