Questo particolare orfanotrofio accoglie gli elefanti abbandonati o orfani dello Sri Lanka, isola nella quale questa specie ha avuto, da tempo immemore un ruolo fondamentale nelle cerimonie e nelle processioni religioso. Con l’arrivo degli occidentali, però, la specie è stata costantemente minacciata, passando da oltre diecimila elefanti selvatici a qualche centinaio in poco più di un secolo. Fra le principali cause del rischio estinzione c’è lo sfruttamento a scopo lavorativo ma anche la distruzione dell’habitat naturale dovuta allo sfruttamento del territorio che sottrae agli elefanti i “pascoli”.
Il Pinnawala Elephant Orphanage, fondato nel 1972, ma soltanto dal 1975 nella stessa località, rappresenta una sorta di oasi felice nella quale (dati 2001) convivono 88 esemplari di cui 37 maschi e 51 femmine di tre generazioni diverse. Inoltre, nei primi quarant’anni di attività, sono nati nell’orfanotrofio 82 esemplari di elefante.
Un bagnetto nel fiume Maha Oya e una bella impolverata antiparassitaria sono le attività che vengono alternate al sonno e ai pasti (pare che il latte vada molto forte…). I cuccioli, accuditi dagli addetti dell’orfanotrofio ma soprattutto dalle femmine più anziane, diventeranno successivamente elefanti adulti da lavoro (ma tutelati rispetto alle forme di sfruttamento di cui sono vittima altri elefanti asiatici) o da cerimonia.
Via | Losgurz
Foto © Getty Images
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