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Il segreto per essere una città sostenibile – Intervista a Javier Maroto

[Javier Maroto dal 2011 è il giovane sindaco di Vitoria Gasteiz (1), green capital europea del 2012. In un intervista concessa a un gruppo di giornalisti e bloggers ambientali ha spiegato le ragioni del successo della sua città nel campo della sostenibilità (2). Nella gallery in fondo al post alcune immagini della green city.]

In che modo Vitoria è diventata una green capital?

Una delle chiavi è stata l’idea  della cintura verde intorno alla città. L’altra è stata quella di lavorare tutti insieme per questo obiettivo e questa strategia è proseguita sotto la guida successiva di quattro sindaci di tre partiti diversi.

Non si può diventare verdi in un solo anno, bisogna credere nei “valori verdi” ed essere veramente coinvolti. Tutti i partiti politici e le associaizoni ambientaliste hanno lavorato per questo risultato e tutti insieme abbiamo ricevuto questo riconoscimento.

Dove trovate le risorse per effettuare gli interventi?

Abbiamo ottenuto finanziamenti sia dal settore pubblico che privato. I principali sponsor privati sono Heineken e Mercedes che hanno stabilimenti qui.  La cintura verde non è terminata: con l’aiuto degli sponsor pianteremo 250000 alberi, uno per ogni cittadino.

La qualifica di green capital non è un premio monetario, ma apre sicuramente la porta per trovare fondi per progetti ambientali e sociali. Inoltre grazie agli interventi di efficientamento energetico, risparmieremo 4 milioni di euro in dieci anni.

La cintura verde è come una frontiera tra città e campagna. Esiste una politica per contenere il consumo di territorio?

Nessuno potrà mai più costruire sul suolo agricolo. Il consiglio comunale ha deciso quali parti del territorio sono disponibili per le case e le infrastrutture: abbiamo deciso le dimensioni della città. C’è spazio a sufficienza tra la città e la cintura verde epr creare nuove aree residenziali se fosse necessario, ma al momento non sono richieste.

Quali interventi per la mobilità sostenibile?

Abbiamo creato le piste ciclabili ed il numero di ciclisti si è moltiplicato per sette nell’arco di un decennio. Per questo abbiamo lavorato insieme con i cittadini e le associazioni ambientaliste per comprendere e fare comprendere come e perchè spendere il denaro per l’ambiente.

Come avete convinto i commercianti ad accettare restrizioni alla circolazione automobilistica?

Ci siamo riusciti, creando esperienze. I commercianti temevano che nessuno sarebbe andato a fare acquisti nelle aree pedonali. Quando nelle prime zone a traffico limitato i negozianti si resero però conto che c’erano più persone che camminavano, si fermavano e compravano, anche le altre aree commerciali ci hanno chiesto di essere pedonalizzate.

Quali sono i progetti futuri?

Stiamo introducendo la cintura verde interna, vogliamo cioè portare la natura dentro alla città costruita, rinnovando le arterie principali.  Invece di avere solo asfalto, acciaio e cemento, avremo alberi, pietra, acqua, cioè natura vera. Rinnovare con materiali naturali costa il 30% in meno rispetto all’asfalto.

In passato, qualcuno ha deciso che i corsi d’acqua non erano i benvenuti nelle città. Ora noi vogliamo riportare in superficie i corsi d’acqua coperti.

Qual è il segreto per essere sostenibili?

Ritengo che ecologia ed economia siano oggi diventate la stessa parola. Essere verdi è anche un modo per risparmiare e questo è il modo più semplice per spiegar el’ecologia alla gente.

(1) Avendo 41 anni, è sicuramente “giovane” per gli standard italiani

(2) Tanto per chiarire: se fossi cittadino spagnolo (o meglio basco) con ogni probabilità non avrei votato per questo sindaco ed il suo partito. Ma Maroto è un uomo che ha capito il valore strategico di una politica ecologica e sostenibile, e questo gli va assolutamente riconosciuto.


Vitoria Gasteiz capitale della sostenibilità

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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