
Proprio in concomitanza del primo anniversario di Sandy, Barack Obama ha finalmente reso esecutive due disposizioni atte a contrastare il fenomeno del riscaldamento globale. Nel giugno di quest’anno il presidente degli Stati Uniti aveva detto di essere determinato a combattere contro gli effetti dei cambiamenti climatici e aveva detto che se non avesse ottenuto l’appoggio del Congresso, lo avrebbe fatto con il potere datogli dalla Costituzione di adottare provvedimenti svincolato dal Campidoglio.
Ed è proprio questo che Obama ha fatto venerdì scorso rendendo esecutivi due provvedimenti atti ad appoggiare il miglioramento e il rafforzamento di edifici e infrastrutture per proteggerli dal riscaldamento globale.
Nelle disposizioni del Governo l’iter dell’interscambio di informazioni fra i vari livelli dell’amministrazione viene facilitato per velocizzare piani di attuazione per la prevenzione di situazioni di rischio. Il Governo chiede: 1) che vengano adottate misure per la protezione di edifici, strade, infrastrutture pubbliche e zone paludose contro l’impatto di uragani e altri fenomeni atmosferici; 2) che venga formato un team di lavoro composto da governatori, sindaci e legislatori per mettere in comune la loro lotta contro i disastri naturali e identificare gli errori nella risposta del Governo federale.
Obama ha insistito sull’intenzione, da parte della sua amministrazione, di voler ridurre la CO2 di un 17% per il 2020.
Ci stiamo preparando. Questo piano proteggerà settori importanti della nostra economia e preparerà il nostro paese per gli effetti dei cambiamenti climatici che non potremo evitare,
ha concluso il presidente.
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