Come si può vedere dalla mappa qui sotto del ministero britannico dell’ambiente, a Londra e nell’East Anglia è scoppiata un’emergenza ambientale per gli alti livelli di inquinamento atmosferico: l’assenza di pioggia ha contribuito a mantenere alto il livello degli inquinanti, in particolare il particolato PM10 e PM2,5, come si può vedere dall’immagine in fondo al post (è una schermata del servizio di qualità dell’aria del ministero dell’Ambiente).
A questo si è aggiunta la sabbia del Sahara, trasportata dai venti fino nelle isole britanniche.
Secondo le autorità sanitarie ci sono seri rischi per la salute per le persone più vulnerabili, per cui si consiglia fortemente di restare in casa agli anziani, ai bamibini e a chi soffre di problemi cardiaci, di patologie polmonari o asma.
Nell’area interessata vivono oltre dieci milioni di persone e l’asma è un disturbo piuttosto diffuso; risulta che due terzi degli asmatici vedono un peggioramento delle proprie condizioni in presenza di alto inquinamento.
Naturalmente è anche fortemente sconsigliato usare la bicicletta nelle ore di punta, quindi più auto sulle strade, con un ulteriore peggioramento della situazione.
Il Guardian mette sotto accusa l’inazione del governo conservatore britannico, responsabile lo scorso anno di 29000 morti legate all’inquinamento.
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