Alla fiera di San Bernabé tra uomini, animali e cactus

La plaza ganadera de Puente San Bernabé è la più grande fiera degli animali dello Stato del Messico, e raccoglie ogni settimana oltre 5000 tra bovini, ovini, equini e suini e oltre 10000 umani.

Si tratta di una fiera tradizionale, come si usava anche in Italia qualche decennio fa, e che ora nel nostro paese si può vedere quasi solo in qualche sagra.

A San Bernabé invece ogni lunedì si pratica un commercio su piccola scala che coinvolge pochi animali alla volta, che passano di mano dopo contrattazione e pagamento in contanti. Per chi non si fida, è disponibile anche una bilancia.

Il mercato appartiene a un Ejido, cioè ad una delle tante comunità rurali nate dalla redistribuzione dei latifondi dopo la rivoluzione del 1910. L’ Ejido riceve da ogni venditore 15 pesos (poco meno di un euro) e fornisce la certificazione che gli animali sono stati venduti lì e non al mercato nero. E’ anche presente un veterinario dell’Università che controlla lo stato di salute degli animali.

La fiera del bestiame è naturalmente circondato da un altro mercato, allegro, rumoroso e colorato, dove si vende un po di tutto (vedi la gallery dell’autore): tacos, spremute di agrumi, utensili, pezzi di ricambio recuperati da vecchie macchine, vestiti, selleria, e foglie di cactus.

Qui il paesaggio è verde e collinare, e solo il caldo ci ricorda che non siamo in Europa. Qui non ci sono i cactus dei film western, ma si vendono invece le foglie di nopal, uno dei più tipici ingredienti della cucina messicana. Ma questa è un’altra storia e verrà raccontata un’altra volta.


Alla fiera di San Bernabé nel cuore del Messico [blogo-gallery id=”157331″ photo=”1-8″ layout=”slider”]

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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