
Men place stickers on packs of meat during a rally in a supermarket on August 10, 2010 in La Roche-sur-Yon, western France. The stickers state that the product price is too low to pay farmers, and that supermarket chains and intermediaries are "strangling" producers by not paying them sufficiently. French farmers have ramped up protests in supermarkets in several French cities. AFP PHOTO FRANK PERRY (Photo credit should read FRANK PERRY/AFP/Getty Images)
Cosa cambia con le nuove etichette alimentari? Ce lo spiega nel breve filmato Filippo Gallinella, parlamentare per il Movimento 5 Stelle e membro alla Commissione Agricoltura. Manca però nel nuovo regolamento comunitario 1169/2011 entrato in vigore il 13 dicembre l’obbligatorietà dell’indicazione in etichetta, dello stabilimento di produzione. Questa informazione potrà essere resa nota solo su base volontaria. Per questo motivo e su pressione dei cittadini, il ministro per le Politiche Agricole Maurizio Marina ha aperto lo scorso 7 novembre una consultazione on line per chiedere ai cittadini cosa vorrebbero leggere sulle etichette alimentari.
Dunque tra le novità introdotte leggeremo sulle confezioni di carne non solo bovina, ma anche suina, ovina, caprina e pollame il luogo in cui gli animali sono stati allevati e poi macellati; Finalmente la data di scadenza sarà stampata anche sulle singole porzioni e non solo all’esterno delle confezioni; scopriremo quali oli vegetali, sopratutto olio di palma, giacché sparisce la denominazione oli vegetali o grassi vegetali.
Nel complesso ci sarà molta più chiarezza anche perché allergeni e caffeina saranno indicati chiaramente e in più conosceremo il responsabile dell’alimento, ovvero colui, anche una ragione sociale che commercializza il prodotto.
Queste nuove etichette dovrebbero aiutarci a scegliere meglio ciò che mangiamo e per alcuni prodotti potremmo ricevere delle sorprese scoprendo che magari non sono completamente Made in Italy.