Gli astronauti attualmente sulla stazione spaziale internazionale ISS, tra cui l’italiana Samantha Cristoforetti, torneranno sulla terra quasi un mese dopo rispetto al previsto, cioè l’11 giugno anziché il 14 maggio: la conferma della notizia del posticipo è stata resa nota da una fonte del settore spaziale russo all’agenzia Interfax, dopo che già RaiNews ieri aveva anticipato questa possibilità.
Il motivo, spiegano i tecnici, è il fallito lancio del cargo Progress M-27M, disintegratosi questa notte sull’oceano Pacifico: il 28 aprile infatti la navetta senza equipaggio diretta alla ISS ha avuto un problema ancora ignoto al momento del distacco dal terzo stadio del vettore Soyuz 2-1A e ha iniziato a precipitare.
La somiglianza tra il vettore Soyuz e quello utilizzato dagli astronauti della ISS per il rientro ha convinto sin da subito i tecnici a prendere in considerazione l’ipotesi di rinviare al 26 maggio il viaggio verso casa; questa mattina la conferma, che tuttavia proroga di parecchio la permanenza dei tre astronauti sulla ISS (o meglio, procrastina di molto l’arrivo del “cambio”): l’agenzia russa TASS, citando una fonte nel settore dell’industria aerospaziale, ha comunicato che i tre astronauti che daranno il cambio a Samantha Cristoforetti e ai suoi compagni di avventura Terry Virts (Nasa) e Anton Shkaplerov (Roscosmos) partiranno dal cosmodromo di Baikonur solo l’11 giugno prossimo.
L’agenzia spaziale, in precedenza, aveva affermato che avrebbe comunicato la decisione definitiva (quale è quella di oggi) solo al termine delle indagini sui motivi che hanno causato i danni al cargo: questo fa dunque presumere che siano state chiarite le motivazioni del guasto.
In realtà questo contrattempo fa guadagnare all’astronauta italiana un nuovo record: oltre ad essere stata la prima astronauta italiana a volare nello spazio Samantha Cristoforetti diventerà anche il primo astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana a trascorrere più di sei mesi consecutivi in orbita.
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