
A large oak tree in front of the clubhouse before the start of a practice round prior to the 2011 Masters golf tournament at Augusta National Golf Club April 6, 2011 in Augusta, Georgia. AFP PHOTO TIMOTHY A. CLARY (Photo credit should read TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images)
Un paio d’anni fa le autorità di Melbourne hanno deciso di assegnare un indirizzo di posta elettronica, collegato a un codice di identificazione, agli alberi della città, in modo da agevolare la segnalazione di problemi o danni da parte dei residenti.
L’obiettivo di questa iniziativa era la salvaguardia del verde pubblico e una sorta di curatela partecipata, ma l’iniziativa ha preso una piega del tutto inattesa: gli abitanti dei Melbourne hanno iniziato a scrivere agli alberi per ringraziarli dell’ossigeno prodotto, per lodarne la bellezza e persino per chiedere loro lumi sulla politica internazionale.
Gli olmi e le querce vengono ringraziati per l’apporto che danno al miglioramento delle condizioni psico-fisiche di chi ha ancora il tempo e la voglia di ammirarli invece di annegare lo sguardo in un display. Le nuove tecnologie, insomma, si sono fatte strumento di dialogo con le piante, fondamentali per gli equilibri naturali.
L’iniziativa è stata lanciata nel 2013 e in un paio d’anno al Melbourne Environment Portfolio è arrivato un po’ di tutto: banali saluti, lettere d’amore, dilemmi esistenziali e domande sull’attualità. E ogni tanto pare che qualche albero risponda…
Via | The Atlantic