Si chiama Scio e potrebbe essere una delle invenzioni più rivoluzionarie dei prossimi anni, una vera e propria “arma” nel taschino dei consumatori che potranno conoscere la composizione di cibi, oggetti, tessuti, piante e materiali. Questo piccolo scanner tascabile, grande poco più di una chiavetta Usb e poco meno di un pacchetto di sigarette, si accende e si connette allo smartphone e può eseguire scansioni di materiali comprendendone la struttura molecolare.
A realizzarlo è una startup israeliana, la Consumer Physics, e il nome Scio deriva dal latino, “io so”.
Il mini spettroscopio esamina gli oggetti grazie a un fascio di raggi infrarossi: ogni molecola reagisce alla luce producendo una vibrazione unica decifrata dallo scanner che risale a tutte le proprietà chimiche. In tal senso è possibile esaminare un pomodoro, rilevarne istantaneamente il livello di zucchero e capire in questo modo quanto sia maturo. Con le stesse modalità è possibile capire se una giacca sia sintetica o di vera pelle, quante calorie contenga un hamburger. Un oggetto che potrebbe diventare un prezioso alleato per chi si occupa di adulterazioni nel settore alimentare o nel commercio. E chissà che in futuro non diventi un accessorio della spesa di tutti i giorni.
Via | Consumer Physics
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