
28 October 2018, Mecklenburg-Western Pomerania, Sassnitz: Picture of the offshore wind farm "Wikinger" ('Viking'), which goes into regular operation on 29 October 2018. The offshore wind farm is located 45 kilometres off the northeast coast of the island of Ruegen and covers an area of 34 square kilometres. The plant has an installed capacity of 350 megawatts, which corresponds to around 20 percent of the energy requirements of the state of Mecklenburg-Western Pomerania. Photo: Danny Gohlke/dpa (Photo by Danny Gohlke/picture alliance via Getty Images)
Sul fronte delle energie rinnovabili la Danimarca si distingue per il massiccio ricorso all’eolico, che nel 2019 ha coperto quasi la metà del fabbisogno del piccolo stato meridionale della Scandinavia.
Più precisamente, oltre il 47% dell’energia usata lo scorso anno in quell’area del mondo è stata generata da turbine eoliche, come riporta l’Independent.
Si tratta di un nuovo primato, frutto di una crescita di 6 punti percentuali rispetto al dato del 2018, che già spiccava toccando quota 41%. Un sensibile aumento si è registrato nell’eolico off-shore, con le turbine in mare, il cui apporto è cresciuto al 18%, dal 14% di due anni fa.
Sono dati che guadagnano le luci dei riflettori nello scacchiere del Vecchio Continente: la media europea dell’eolico è infatti del 14% in termini di apporto alla fornitura di energia elettrica, ma ogni stato cerca di attrezzarsi in base alle proprie specificità ambientali, nella prospettiva dell’ottimizzazione delle risorse. A Copenaghen guardano oltre e vogliono spingere presto l’eolico a quota 50%.
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