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Codice della Strada, da giugno scatta la rivoluzione digitale: multe a raffica con il nuovo CED

A partire dal primo giugno 2025, gli automobilisti italiani dovranno prestare particolare attenzione alla propria condotta alla guida.

Questa innovazione, introdotta dal Ministero dell’Interno con un Centro Elaborazione Dati (CED) potenziato, permetterà a Carabinieri e Polizia di accedere a un vasto database contenente informazioni dettagliate su veicoli e conducenti. Questo segna l’inizio di una vera e propria tolleranza zero nei confronti delle violazioni del Codice della Strada, amplificando il potere delle Forze dell’Ordine nel monitoraggio delle irregolarità.

Con l’implementazione del nuovo CED, la tradizionale prassi di richiedere la patente e il libretto di circolazione durante i controlli su strada potrebbe diventare obsoleta. Le Forze dell’Ordine non dovranno più necessariamente richiedere la presentazione di tali documenti, poiché potranno accedere in tempo reale a tutte le informazioni necessarie semplicemente inserendo il numero di targa del veicolo. Questo approccio non solo semplifica il processo di verifica, ma aumenta anche l’efficienza operativa delle Forze dell’Ordine, riducendo i tempi di attesa durante i controlli.

È importante notare che, nonostante l’uso del CED riduca la necessità di portare con sé i documenti, l’obbligo di averli a disposizione rimane valido in caso di malfunzionamento del sistema informatico. In tali situazioni, la mancata presentazione della patente o del libretto di circolazione può comportare sanzioni che variano da 42 a 173 euro, un deterrente significativo per gli automobilisti.

Un sistema in continua evoluzione

Il CED, originariamente istituito con l’articolo 8 della Legge n. 21/1981, è stato progressivamente aggiornato e arricchito nel corso degli anni. Ogni volta che un automobilista viene fermato, le Forze dell’Ordine sono obbligate a registrare nel sistema tutte le informazioni raccolte, creando così un database sempre più completo. Questo non solo migliora la capacità di monitoraggio delle irregolarità, ma consente anche di avere un quadro più chiaro della situazione stradale in tempo reale.

Rischi e sanzioni aumentano (www.ecoblog.it)

Con l’entrata in vigore di questo nuovo sistema, i rischi di incorrere in sanzioni pecuniarie aumentano notevolmente. Chi viene sorpreso a guidare un veicolo sottoposto a fermo amministrativo dovrà affrontare multe che possono variare da 1.984 a 7.937 euro, oltre al rischio di sequestro del veicolo. Anche per quanto riguarda la revisione, gli automobilisti che non saranno in regola potranno incorrere in sanzioni fino a 694 euro, un deterrente significativo per coloro che potrebbero pensare di trascurare i controlli.

In sintesi, l’introduzione del nuovo CED rappresenta una svolta cruciale nella lotta contro le irregolarità stradali in Italia. La digitalizzazione dei controlli non solo promette di aumentare la sicurezza sulle strade, ma anche di migliorare l’efficienza delle Forze dell’Ordine. Gli automobilisti dovranno prepararsi a un nuovo modo di vivere la propria esperienza al volante, in un contesto in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale.

Roberto Arciola

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