
Nuovo sostegno per gli anziani: il Reddito di Età INPS (www.ecoblog.it)
Nel contesto di un’Italia sempre più anziana e con crescenti difficoltà per molti over 65, arriva un nuovo intervento del sistema di welfare.
L’INPS ha infatti introdotto un sostegno economico mensile da 700 euro, denominato Reddito di Età, che si propone di integrare i redditi più bassi degli anziani e offrire un aiuto continuativo rispetto alle misure temporanee finora adottate.
L’Italia sta affrontando una sfida demografica importante: la popolazione over 65 è in costante crescita e molti di questi cittadini vivono con pensioni minime, insufficienti a coprire spese essenziali come cure mediche, bollette e bisogni quotidiani. A differenza dei bonus una tantum, spesso soggetti a scadenze e interruzioni, il Reddito di Età si caratterizza per un’erogazione continuativa e automatica.
L’importo mensile fisso di 700 euro sarà accreditato automaticamente a chi risulterà idoneo, senza necessità di presentare domande annuali o subire interruzioni stagionali. Questo approccio punta a ridurre l’insicurezza economica nella terza età, offrendo una forma di protezione sociale strutturata e stabile.
Destinatari e requisiti per il Reddito di Età
Il beneficio si rivolge principalmente a:
- Persone che abbiano superato una soglia anagrafica indicativa, attualmente fissata a 65 anni;
- Cittadini con redditi bassi, privi di altre forme di sostegno economico stabile.
I dettagli precisi riguardanti i requisiti economici e contributivi sono in fase di definizione da parte dell’INPS, ma si punta a selezionare i soggetti più vulnerabili, anche in considerazione delle condizioni familiari e patrimoniali, con particolare attenzione all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Integrazione con altri strumenti di welfare e modalità operative
Secondo le ultime comunicazioni ufficiali, l’INPS pubblicherà a breve tutte le istruzioni operative per l’accesso e la gestione del Reddito di Età. La misura sarà integrata con altri strumenti già attivi nel sistema di welfare italiano, come il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza, che prevedono percorsi personalizzati di reinserimento lavorativo e inclusione sociale.
È importante sottolineare che il Reddito di Età non sostituisce né si somma automaticamente ad altri contributi, ma rappresenta un aiuto aggiuntivo per chi si trova in condizioni di povertà o disagio economico nella fase della vita post-lavorativa.
Esenzioni e servizi correlati
Per agevolare ulteriormente i beneficiari, sono previste alcune esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, come il pagamento del ticket per visite e prestazioni specialistiche. Tali esenzioni riguardano cittadini con più di 65 anni che rispettano determinate soglie di reddito, beneficiari di assegno sociale o pensione al minimo, e disoccupati con familiari a carico.
L’accesso a queste esenzioni richiede la presentazione di un certificato specifico che deve essere esibito al medico al momento della prescrizione. Senza il codice di esenzione sulla ricetta, infatti, non è possibile ottenere rimborsi successivi per il ticket pagato.
Supporto e canali di comunicazione INPS
Per informazioni e assistenza sul Reddito di Età e su tutte le altre prestazioni previdenziali e assistenziali, l’INPS mette a disposizione diversi canali:
- MyINPS, la piattaforma digitale personale per la gestione delle pratiche online;
- Il Contact Center Multicanale, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14, raggiungibile gratuitamente da telefono fisso al numero 803 164 o al 06 164 164 da cellulare;
- Il servizio INPS Risponde per inviare richieste di chiarimenti normativi e informazioni specifiche;
- Le sedi territoriali INPS e gli uffici patronato, accessibili su appuntamento.
Questi strumenti sono pensati per rendere più agevole la fruizione delle prestazioni e per accompagnare i cittadini nel percorso di accesso al Reddito di Età.

L’adozione del Reddito di Età si inserisce in un quadro più ampio di riforma e potenziamento del sistema di welfare italiano, che deve far fronte a cambiamenti demografici significativi e alla necessità di garantire dignità e sicurezza economica ai cittadini anziani.
Mentre molte misure temporanee e bonus hanno rappresentato un supporto importante, la loro natura occasionale non ha sempre permesso di affrontare in modo adeguato e continuativo le difficoltà di chi vive con pensioni minime. Con il nuovo contributo mensile di 700 euro, si punta a un modello più stabile e prevedibile, fondamentale per migliorare la qualità della vita nella terza età.