“Il 5 luglio ci sarà una catastrofe” e scoppia il panico: cosa prevede l’agghiacciante documento

"Il 5 luglio ci sarà una catastrofe" e scoppia il panico - ecoblog.it
Nel manga una profezia annuncia un disastro per il 5 luglio 2025. Il Giappone affronta disdette turistiche e voli cancellati mentre le autorità provano a calmare l’allarme.
Da settimane in Giappone si diffonde una paura silenziosa che viaggia tra social network, aeroporti semivuoti e sale d’attesa. La causa non è un bollettino meteorologico o un avviso ufficiale, ma una profezia contenuta in un manga, Watashi Ga Mita Mirai, che ha previsto un cataclisma per il prossimo 5 luglio. L’opera, scritta dalla mangaka Ryo Tatsuki, nasce nel 1985 dalla trascrizione dei suoi sogni. La versione aggiornata, pubblicata tra il 2021 e il 2022, annuncia l’impatto di un asteroide capace di provocare uno tsunami tre volte superiore a quello che colpì il Tōhoku nel 2011.
La previsione, priva di fondamento scientifico, è stata più volte smentita dalla stessa autrice, che l’ha definita un prodotto del sonno, privo di intenzioni profetiche. Eppure, la memoria collettiva giapponese e la viralità dei social hanno trasformato la pagina di un fumetto in una data cerchiata in rosso. Anche perché in passato, lo stesso manga avrebbe anticipato con inquietante precisione alcuni eventi reali, tra cui il disastro di Fukushima. Da qui il timore che, anche questa volta, la fantasia possa avvicinarsi alla realtà.
L’effetto domino sui voli: il Giappone teme un nuovo vuoto turistico
A farne le spese è innanzitutto il settore turistico, ancora fragile dopo le limitazioni sanitarie degli anni scorsi. A pochi giorni dal 5 luglio, le compagnie aeree registrano un calo drastico delle prenotazioni, soprattutto nei voli diretti da Hong Kong, Singapore e Corea del Sud. Un’indagine del Guardian parla di un -50% rispetto allo stesso periodo del 2024, con punte che sfiorano l’83% tra fine giugno e inizio luglio.

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La compagnia Greater Bay Airlines ha confermato di aver tagliato la frequenza delle tratte, dopo che il tasso di riempimento è crollato al 40%. Hiroki Ito, dirigente della compagnia, ha commentato sulle pagine dell’Asahi Shimbun: “Avevamo previsto un’estate da tutto esaurito, invece ci troviamo a cancellare voli”.
Le cancellazioni si concentrano soprattutto verso le prefetture costiere e le aree più colpite dal sisma del 2011, come Miyagi e Fukushima, proprio quelle citate indirettamente nel manga. Qui la paura si fa più concreta, complici anche le immagini apocalittiche circolate su TikTok e X, dove video manipolati mostrano onde giganti e città sommerse, alimentando un clima di sospetto difficile da contenere.
Le smentite ufficiali e la fatica di contenere il panico
Le autorità locali e centrali giapponesi hanno cercato di placare l’ansia collettiva, intervenendo a più riprese. Il governatore di Miyagi, Yoshihiro Murai, ha ricordato che “il manga è una narrazione fantastica, non un bollettino d’allarme”. Lo stesso messaggio è stato ribadito dall’autrice Ryo Tatsuki, che sul Mainichi Shimbun ha chiesto ai lettori di affidarsi a fonti verificate e agli esperti.
Nonostante ciò, la voce si è diffusa con tale insistenza da generare reazioni reali, con famiglie che cancellano viaggi, turisti che anticipano le partenze e gruppi religiosi che organizzano rituali collettivi in vista della data indicata.
Nel manga si legge che il disastro nascerà da una frattura sottomarina tra Giappone e Filippine, dovuta all’impatto di un corpo celeste. Una narrazione suggestiva ma priva di qualsiasi base scientifica, come ha ribadito anche l’Agenzia Meteorologica giapponese. Tuttavia, il precedente del Monte Fuji – che il manga indicava come prossimo all’eruzione nel 2021, poi mai avvenuta – non è bastato a dissipare i dubbi, anzi ha rinforzato in alcuni l’idea che “se non è successo allora, accadrà ora”.
L’ondata di disdette, cancellazioni e viaggi sospesi mostra quanto la linea tra intrattenimento e realtà sia sempre più sottile. A pochi giorni dal 5 luglio, il Giappone si trova a fare i conti con una profezia che, reale o no, ha già avuto un impatto tangibile sull’economia e sul clima emotivo del Paese.