
Ami i gatti? Ti può arrivare una multa salatissima: la sentenza incredibile della Cassazione - ecoblog.it
Se ami i gatti devi stare molto attento, una recente sentenza della Cassazione ha dato il suo esito: potrebbe arrivarti una multa salatissima!
Chi ama i gatti lo fa con il cuore. Ma attenzione anche l’amore per gli animali può sfociare in sanzioni salate se non viene gestito con attenzione e rispetto delle regole, soprattutto in ambito condominiale. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha confermato che anche i cosiddetti “gattari”, ossia coloro che si occupano delle colonie feline, possono finire nei guai se la presenza degli animali causa disagi agli altri condomini.
Non è una crociata contro chi aiuta i amici di strada, ma un richiamo a farlo con ordine e responsabilità. Vediamo cosa è successo e quali sono i comportamenti da evitare per non trasformare un gesto nobile in un problema legale.
Gatti, ecco cosa dice la Corte di Cassazione
Le colonie feline, formate da gruppi di gatti che vivono liberi in un determinato luogo sono riconosciute dalla legge 281/1991 e tutelate come parte del patrimonio animale del territorio. Possono trovarsi nei parchi, nei cortili e sempre più spesso nei condomini. A occuparsene sono spesso cittadini volontari che forniscono cibo e assistenza.

Fin qui, tutto regolare. Ma il problema nasce quando l’accudimento dei gatti sfocia in una gestione disordinata, racconto da creare disagi agli altri residenti: odori sgradevoli, escrementi, rumori notturni, resti di cibo lasciati ovunque. A quel punto, i condomini hanno tutto il diritto di segnalare la situazione all’amministratore, che può convocare un’assemblea e richiedere l’intervento delle autorità competenti come l’ASL veterinaria e la polizia municipale.
La Corte di Cassazione ha stabilito con una sentenza che ha fatto discutere che chi gestisce una colonia felina in modo scorretto può essere ritenuto penalmente responsabile. In particolare se gli odori provenienti dagli escrementi disturbano la quiete degli altri condomini, si può incorrere nel reato di “getto pericoloso di cose” (art. 674 del Codice Penale).
Non solo se la situazione igienica è particolarmente grave, il Comune può emanare un’ordinanza urgente per trasferire i gatti altrove. E in caso di danni ad arredi comuni oa proprietà privata, la persona che accudisce la colonia potrebbe essere chiamata anche a risarcire economicamente i condomini.
Chi ama i gatti non deve rinunciare a prendersene cura, ma deve farlo nel rispetto delle regole e del buon senso. Infine, in caso di dubbi o tensione, puoi sempre contattare il Comune o la ASL veterinaria locale per un supporto ufficiale. Aiutare gli animali è un gesto di grande umanità, ma va fatto con attenzione nel rispetto di tutti mici compresi.