
La verità che nessuno vuole sentirsi dire, il riscaldamento globale ti farà pagare -ecoblog.it
Eventi climatici estremi e siccità fanno lievitare i prezzi di olio, cacao e riso, minacciando qualità del cibo e aggravando le disuguaglianze sociali.
Il riscaldamento globale continua a manifestare effetti sempre più tangibili e preoccupanti sulla vita quotidiana, non risparmiando nemmeno l’alimentazione. Una recente ricerca condotta da un gruppo internazionale di scienziati mette in luce come gli eventi climatici estremi incidano pesantemente non solo sulla produzione agricola, ma anche sui prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari, con ricadute dirette sul bilancio familiare.
Lo studio, guidato da Maximilian Kotz, ricercatore del Barcelona Supercomputing Centre e del Potsdam Institute for Climate Impact Research, è stato pubblicato sul giornale dell’Institute of Physics e si basa su un’analisi dettagliata di dati meteorologici, economici e sociali. Il 2024, infatti, è stato l’anno più caldo mai registrato, un fattore che ha spinto il team a indagare in profondità il rapporto tra temperature estreme, siccità e precipitazioni anomale e l’inflazione alimentare.
L’impatto del cambiamento climatico sui prezzi degli alimenti
Attraverso un sofisticato incrocio di fonti – che comprende interviste con produttori locali, dati ufficiali sui prezzi forniti dai governi, e analisi statistiche di fonti mediatiche – la ricerca ha dimostrato come fenomeni climatici quali la siccità e le ondate di calore abbiano un impatto diretto e significativo sui costi di materie prime fondamentali.

Un caso emblematico è quello della Spagna, che produce oltre il 40% dell’olio d’oliva mondiale. La grave siccità che ha colpito l’Europa meridionale tra il 2022 e il 2023 ha causato un aumento del prezzo dell’olio d’oliva del 50%, una vera e propria impennata che si è riflessa sugli scaffali dei supermercati.
Questo fenomeno non riguarda solo l’Europa: in paesi come il Ghana e la Costa d’Avorio, responsabili di quasi il 60% della produzione globale di cacao, le condizioni climatiche avverse del 2024 hanno fatto schizzare i prezzi della materia prima fino a un +300% rispetto all’anno precedente.
Questi aumenti non sono solo numeri su un grafico. Si traducono in prodotti alimentari che diventano progressivamente più costosi e meno accessibili, con un impatto sociale rilevante soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili.
Il cambiamento climatico non influisce solo sul prezzo degli alimenti, ma anche sulla loro qualità. Ad esempio, alcune colture come il riso hanno mostrato una riduzione significativa del valore nutritivo e, in alcuni casi, presentano addirittura rischi per la salute.
La combinazione di un’offerta ridotta e di una domanda crescente, congiuntamente all’inflazione globale, contribuisce a un aumento generale del costo della vita. Maximilian Kotz sottolinea che la crisi climatica agisce come un moltiplicatore di rischi, amplificando le disuguaglianze sociali e mettendo sotto pressione i sistemi alimentari mondiali. risorse.