
Eurospin non lo dice ma noi sì: ecco chi sforna i cornetti Dolciando che ami tanto -ecoblog.it
Dietro ai croissant venduti nei discount si nasconde un nome noto dell’industria dolciaria italiana: ecco cosa rivela l’etichetta e cosa sapere sulla qualità reale del prodotto
Quando si acquistano prodotti a basso costo nei discount, molti si chiedono se si possa davvero fidarsi della qualità. Prezzi troppo bassi fanno sorgere dubbi legittimi: chi li produce? Cosa c’è davvero dentro? Un esempio emblematico arriva dagli scaffali di Eurospin, dove tra le colazioni più vendute compaiono i croissant all’albicocca a marchio Dolciando, proposti in confezioni da dieci pezzi, per un totale di 500 grammi. A un primo sguardo, l’etichetta sembra generica: “Prodotto e confezionato per Eurospin Italia S.p.A.” Ma un occhio attento può andare oltre.
Le indicazioni riportate sulla confezione parlano chiaro: Via degli Artigiani a Romanengo (CR) e Via Cà Nove a San Martino Buon Albergo (VR). Due indirizzi noti all’interno dell’industria dolciaria italiana, che conducono a uno dei marchi storici del settore: Bauli. Il colosso veronese, noto per pandori e panettoni, è infatti il produttore effettivo dei croissant Dolciando, venduti nei supermercati Eurospin.
Marchi privati e grandi produttori: come funziona il meccanismo
Quello che avviene dietro le quinte si chiama private label: un modello in cui i grandi gruppi industriali producono per conto terzi, permettendo alle catene di distribuzione di offrire prodotti con marchio proprio. Il vantaggio è duplice: per i produttori, che mantengono attive le linee di produzione; per i rivenditori, che possono proporre articoli a prezzi più competitivi. Nel caso di Eurospin, è un sistema ormai consolidato: accade con il burro Pascoli Italiani (prodotto da Parmareggio) e con numerosi altri prodotti confezionati. Così, anche i croissant Dolciando risultano realizzati da Bauli, ma vestiti di un packaging differente e venduti a un costo più basso rispetto ai brand noti.

La domanda è lecita: cambia solo la confezione o anche la ricetta? La risposta non è univoca. Sebbene la produzione avvenga nello stesso stabilimento, i prodotti possono differire per ingredienti, quantità di ripieno, additivi utilizzati e persino standard qualitativi. In altre parole: la provenienza garantisce l’esperienza e la sicurezza alimentare, ma non sempre la parità qualitativa.
Il ruolo dell’etichetta e la scelta consapevole del consumatore
La vera differenza, per chi fa la spesa, sta tutta nella lettura dell’etichetta. È lì che si possono rintracciare stabilimenti, ingredienti, allergeni e informazioni che fanno chiarezza su cosa si sta acquistando. Sapere che dietro al marchio Dolciando c’è Bauli può rassicurare chi cerca un prodotto economico ma non vuole rinunciare alla sicurezza.
Tuttavia, per chi ha esigenze più specifiche – che siano legate a intolleranze, scelte etiche o attenzione agli ingredienti – è utile cercare opzioni biologiche, prodotti da filiere trasparenti o, quando possibile, affidarsi a piccole realtà locali o alla produzione casalinga. I croissant industriali restano una soluzione pratica, ma è bene non considerarli equivalenti in tutto e per tutto a quelli premium o artigianali.
La presenza di un nome forte come Bauli dietro un marchio da discount può offrire una garanzia minima di affidabilità, ma la qualità finale dipende da tanti fattori. Restare informati è l’unico modo per scegliere con criterio, anche davanti all’offerta più conveniente.