
INPS, ora è ufficiale, le famiglie potranno richiedere fino a 850 euro in più - ecoblog.it
Una nuova misura dell’INPS sostiene le famiglie e gli over 80 non autosufficienti con un aiuto concreto per l’assistenza a domicilio
Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana, confermato dai nuovi dati ISTAT, rende sempre più centrale il tema dell’assistenza agli anziani. Le famiglie moderne, composte spesso da entrambi i coniugi lavoratori, faticano a prendersi cura in modo continuativo di un genitore non autosufficiente. In molti casi, l’unica soluzione è assumere una badante, una figura professionale indispensabile per garantire assistenza quotidiana, senza costringere l’anziano a trasferirsi in una RSA o in una struttura sanitaria.
Eppure, nonostante la forte domanda, trovare e regolarizzare una badante resta complicato. Il paradosso è evidente: le famiglie cercano personale, i lavoratori disponibili ci sono, ma l’assunzione regolare è frenata dai costi elevati. Tra stipendio, contributi, vitto e alloggio, e ulteriori spese di gestione, il peso economico può diventare insostenibile, soprattutto per chi vive da solo con una pensione minima.
Un voucher da 850 euro mensili per assumere una badante
Da oggi c’è un aiuto in più per affrontare il costo dell’assistenza. Si tratta di una misura economica dell’INPS, strutturata sotto forma di voucher mensile da 850 euro, da destinare esclusivamente all’assunzione di una badante o all’acquisto di servizi di assistenza domiciliare forniti da imprese specializzate. La novità è pensata per anziani ultraottantenni in condizioni particolarmente fragili, con invalidità totale e indennità di accompagnamento già riconosciuta.

Il buono si aggiunge all’indennità, senza sostituirla, e rappresenta un’opportunità concreta per uscire dal lavoro nero e tutelare sia il lavoratore sia il datore di lavoro. L’obiettivo è duplice: da un lato evitare l’isolamento degli anziani soli, dall’altro sostenere le famiglie che non possono garantire una presenza costante in casa. Il voucher, definito “prestazione universale”, è destinato a coprire in tutto o in parte il costo di un’assunzione regolare, rendendo il lavoro domestico accessibile anche a chi ha un ISEE inferiore a 6.000 euro.
Chi può accedere al beneficio e come funziona
Per ottenere il bonus di 850 euro mensili, occorre soddisfare tre requisiti chiave. Il primo è l’età anagrafica, che deve essere superiore agli 80 anni. Il secondo è il riconoscimento dell’invalidità al 100%, accompagnato da indennità di accompagnamento già in corso. Il terzo requisito riguarda la situazione economica: è necessario un ISEE aggiornato che non superi i 6.000 euro annui.
Il voucher non viene erogato in contanti, ma è vincolato all’impiego in ambito assistenziale. Può coprire lo stipendio di una badante assunta con contratto regolare, oppure essere speso per i servizi offerti da enti accreditati che forniscono assistenza domiciliare. L’obiettivo è favorire la permanenza dell’anziano nella propria abitazione, evitando ricoveri inutili o trasferimenti forzati in strutture lontane dal contesto familiare.
La misura si propone anche di contrastare l’irregolarità nel settore del lavoro domestico, un problema ancora molto diffuso. In assenza di strumenti di sostegno, molte famiglie sono costrette ad assumere senza contratto o a rinunciare del tutto all’assistenza. Il voucher risponde a questa esigenza, incentivando una rete regolare e controllata di servizi dedicati.