
Questo piccolo borgo è di una bellezza disarmante - ecoblog.it
Scopri il Parco Urbano dei Palmenti in Basilicata, un luogo che ricorda la Contea degli Hobbit e racconta la storia del vino e delle comunità locali.
In Italia non mancano luoghi che sembrano usciti da un libro di fantasia. Se gli Hobbit fossero davvero esistiti, probabilmente avrebbero trovato rifugio tra i palmenti di Pietragalla, in provincia di Potenza. Qui, immerso nelle colline della Basilicata, si trova un paesaggio che sorprende chiunque lo raggiunga, fatto di colori della terra, casette scavate e grotte che ricordano la Contea del Signore degli Anelli.
L’Italia è costellata di borghi medievali, castelli e paesi arroccati che raccontano storie di epoche lontane. Ma a volte ci si imbatte in scenari che sembrano appartenere più al mondo del mito che a quello reale. È il caso del Parco Urbano dei Palmenti, un luogo che fonde tradizione agricola, architettura spontanea e suggestioni letterarie.
Pietragalla e i palmenti che raccontano la storia del vino
Percorrendo la statale 169, superati i tornanti del Poggio, all’improvviso si apre uno scenario sorprendente. Centinaia di piccole costruzioni, incastonate nel terreno e avvolte dalla vegetazione, danno l’impressione di trovarsi davanti a un villaggio incantato. In realtà non si tratta di abitazioni, ma di palmenti, grotte realizzate dai vignaiuoli locali a partire dall’Ottocento.
Queste strutture servivano per la pigiatura delle uve e la fermentazione del mosto, attività che hanno segnato profondamente la vita economica e sociale del paese. Fino alla fine degli anni Sessanta, i palmenti sono stati utilizzati in maniera intensiva e hanno contribuito a definire persino la conformazione urbanistica di Pietragalla. Il borgo e il parco urbano si sviluppano infatti in tre anelli concentrici, che garantivano collegamenti rapidi tra le abitazioni e i luoghi di lavorazione del vino.

L’architettura dei palmenti è affascinante perché mescola funzionalità e paesaggio. La vegetazione spontanea che cresce sui lati e sulle coperture crea un’immagine quasi magica, che spinge a immaginare di trovarsi davvero in un mondo popolato da creature fantastiche. Ma la loro origine è strettamente legata al lavoro dell’uomo, alle fatiche della vendemmia e alla necessità di conservare il vino in condizioni ottimali.
Ancora oggi, passeggiando tra questi ruderi, si percepisce l’importanza che la produzione vinicola ha avuto per Pietragalla. Non si tratta solo di un sito storico: è la testimonianza viva di come una comunità abbia saputo adattarsi al territorio e creare un modello di insediamento unico.
Un borgo magico e raro nel panorama italiano
La particolarità dei palmenti di Pietragalla sta anche nella loro disposizione. In altre aree del Sud Italia esistono esempi simili, ma solo qui le strutture sono raggruppate in maniera così ordinata e distribuite su diversi livelli. Questa caratteristica rende il Parco Urbano dei Palmenti un unicum, un sito che unisce valore storico, paesaggistico e culturale.
Non a caso, molti viaggiatori lo descrivono come un luogo sospeso nel tempo. La Basilicata, con i suoi scenari già conosciuti grazie ai Sassi di Matera e ai borghi abbandonati utilizzati come set cinematografici, custodisce qui un altro tesoro. Un paesaggio che non si limita a evocare il passato contadino, ma che riesce anche a richiamare alla mente mondi fantastici come quello immaginato da Tolkien.
Il Parco Urbano non è solo un sito turistico ma un pezzo autentico di memoria collettiva. Le grotte, apparentemente semplici, testimoniano la capacità delle comunità di valorizzare le risorse naturali e costruire un paesaggio culturale che ancora oggi affascina studiosi, viaggiatori e appassionati di storia locale.
Visitare Pietragalla significa quindi entrare in un racconto che unisce realtà e immaginazione. Non sorprende che chi arriva qui parli di un borgo “magico”, capace di trasportare il visitatore in una dimensione a metà tra fiaba e vita quotidiana. E forse proprio in questo equilibrio sta il fascino duraturo di un luogo che pochi conoscono davvero.