
Mozzarella sotto accusa, il Ministero avverte: non consumate questi lotti (controlla le date) - ecoblog.it
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di cinque lotti di mozzarella a marchio Valbontà Penny, Latbri, Conad e Carrefour, tutti prodotti nello stabilimento Granarolo di Usmate Velate. Il motivo è la possibile presenza di frammenti metallici.
Il 19 agosto 2025 il Ministero della Salute ha pubblicato una nota ufficiale in cui annuncia il ritiro immediato di diversi lotti di mozzarella per un grave rischio fisico. All’interno delle confezioni, infatti, potrebbero essere presenti corpi estranei metallici, con conseguenze potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori. L’allerta riguarda cinque lotti distribuiti con i marchi Valbontà Penny, Latbri, Conad e Carrefour, tutti riconducibili allo stabilimento di Usmate Velate (Monza e Brianza) della società Granarolo Spa, identificato dal marchio IT 03 144 CE.
Il richiamo si inserisce nelle procedure di sicurezza alimentare previste dalla normativa nazionale ed europea. Le confezioni interessate non devono essere consumate e vanno riportate al punto vendita, dove i clienti possono ottenere rimborso o sostituzione anche senza scontrino, secondo le prassi consolidate in caso di allerta sanitaria.
I dettagli dei lotti interessati
Gli avvisi di richiamo elencano in modo puntuale i lotti coinvolti. Si tratta della mozzarella Valbontà Penny Market confezione 4×125 g lotto N5205E con scadenza 17/08/2025; della mozzarella Latbri da 125 g lotto N5205D con scadenza 22/08/2025; di due referenze Conad, rispettivamente la confezione singola da 125 g e quella 3×125 g, entrambe con lotto N5205D e scadenza 15/08/2025; infine della Carrefour Classic Maxi Pack 3×125 g lotto N5205E con scadenza 18/08/2025.
Il rischio riguarda esclusivamente questi lotti, individuati da due codici principali, N5205D e N5205E, che corrispondono a specifici cicli di produzione. La raccomandazione rivolta ai consumatori è di verificare attentamente etichetta, numero di lotto e termine minimo di conservazione, evitando il consumo in caso di corrispondenza con i dati segnalati.

Il pericolo, sottolineano le autorità, deriva dall’eventuale ingestione di frammenti metallici, con possibili conseguenze come lesioni al cavo orale, danni all’apparato digerente o rischio di soffocamento. Per questo motivo la commercializzazione dei lotti è stata immediatamente interrotta e i prodotti ritirati dagli scaffali dei supermercati.
Le procedure di sicurezza e i controlli in corso
Il richiamo è stato gestito in tempi rapidi grazie al sistema di autocontrollo HACCP e alla collaborazione tra Ministero, produttore e catene distributive. La Granarolo Spa ha avviato controlli interni sulle linee di produzione dello stabilimento brianzolo per risalire all’origine della contaminazione, mentre nei punti vendita della grande distribuzione la comunicazione è stata diffusa sia online che attraverso cartelli informativi.
Secondo le fonti di settore, lo stabilimento era già stato coinvolto in precedenza in un richiamo relativo a un lotto diverso di mozzarella, in quel caso per rischio di plastica. La nuova allerta, pur riferendosi a una causa differente, evidenzia come i sistemi di monitoraggio siano attivi e reattivi, con la capacità di circoscrivere i problemi in tempi brevi.
La prevenzione in ambito lattiero-caseario prevede l’uso di metaldetector nelle linee produttive, strumenti in grado di rilevare la presenza di frammenti ferrosi o non ferrosi. Nonostante ciò, condizioni eccezionali, guasti o errori specifici possono determinare il passaggio di corpi estranei, richiedendo interventi correttivi ex post come quello attivato per i lotti N5205D ed N5205E.
Il richiamo è avvenuto in pieno periodo estivo, con una forte rotazione dei prodotti freschi in prossimità di Ferragosto, e ha comportato un’azione immediata di ritiro dagli scaffali. L’informazione è stata diffusa anche attraverso portali specializzati in sicurezza alimentare e testate che monitorano sistematicamente gli avvisi ministeriali.