
Le spugne per piatti vanno disinfettate così-ecoblog.it
Igienizzare le spugne per i piatti è davvero molto importante, per rimuovere al meglio germi e batteri: ecco alcuni consigli utili da seguire.
Mantenere l’igiene della cucina è una priorità assoluta per prevenire la proliferazione di batteri pericolosi, soprattutto nelle zone dove si preparano i pasti. Tra gli oggetti domestici, le spugne per lavare i piatti rappresentano un vero e proprio veicolo di contaminazione batterica, a causa della loro costante umidità e del contatto con residui alimentari. Tra i microrganismi più frequenti che si annidano nelle spugne ci sono Escherichia coli e Salmonella, entrambi responsabili di gravi infezioni gastrointestinali.
La pulizia tradizionale con acqua calda o il semplice utilizzo del microonde spesso non garantiscono l’eliminazione completa dei batteri. Per una disinfezione efficace, è sufficiente utilizzare due ingredienti naturali: acqua e aceto bianco. La procedura è semplice:
- Preparare una soluzione con parti uguali di acqua e aceto bianco.
- Immergere completamente la spugna nella miscela per almeno 5-10 minuti.
- Risciacquare abbondantemente e strizzare.
L’aceto bianco contiene acido acetico, noto per le sue proprietà antimicrobiche, che altera l’ambiente chimico dei batteri compromettendone la struttura cellulare e impedendone la proliferazione. L’efficacia di questa soluzione aumenta se l’aceto viene combinato con acqua calda, poiché il calore contribuisce a indebolire ulteriormente i microrganismi. In alternativa, si consiglia anche una soluzione di acqua calda con sale o qualche goccia di limone, che potenziano l’effetto antibatterico.
La pericolosità di Escherichia coli e Salmonella nelle spugne e nella cucina
Escherichia coli è un batterio Gram-negativo che si trova comunemente nell’intestino di animali a sangue caldo, compreso l’uomo. Alcuni suoi ceppi, come il STEC (Shiga toxin-producing Escherichia coli), possono causare gravi malattie intestinali e sistemiche.

Recentemente, un caso grave a Belluno ha visto un bambino di un anno ricoverato d’urgenza a Padova per un’infezione da STEC con complicanze renali, fortunatamente superate senza conseguenze permanenti. L’infezione si sospetta sia stata causata da alimenti contaminati, fra cui latte crudo, formaggi non pastorizzati e verdure non lavate correttamente.
La Salmonella, altro patogeno frequente nelle cucine, è responsabile di numerosi focolai di infezione alimentare. Nel 2023, sono stati documentati in Europa e Stati Uniti tre cluster di infezioni da Salmonella Enteritidis ST11 collegati al consumo di carne di pollo e prodotti derivati, come i kebab. In Italia, le autorità sanitarie hanno rilevato una diffusione significativa di Salmonella in diversi alimenti di origine animale, in particolare nelle carni suine e avicole, sottolineando la necessità di un controllo rigoroso lungo tutta la filiera alimentare.
Quando sostituire la spugna da cucina?
Studi scientifici evidenziano che, nonostante le tecniche di pulizia, le spugne possono diventare serbatoi di batteri patogeni e microrganismi pericolosi. Per questo motivo, è consigliabile sostituirle con una frequenza di circa due settimane, a seconda dell’intensità d’uso e delle modalità di pulizia adottate. Un ricambio regolare è fondamentale per prevenire il trasferimento di batteri su piatti, posate e superfici di contatto, riducendo il rischio di infezioni alimentari e problemi gastrointestinali.
L’attenzione all’igiene degli utensili da cucina, unita a una corretta manipolazione degli alimenti, è quindi essenziale per garantire la sicurezza alimentare quotidiana, soprattutto per le fasce più vulnerabili come bambini e anziani.